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Il Dollaro ci riprova

Da:
David Ruscelli
Aggiornato: Jul 18, 2016, 17:01 GMT+00:00

Il Dollaro ci riprova Ovviamente presi da eventi eccezionali e purtroppo tragici, in pochi hanno notato la forza mostrata dal dollaro sul finire della

Il Dollaro ci riprova

Il Dollaro ci riprova

Ovviamente presi da eventi eccezionali e purtroppo tragici, in pochi hanno notato la forza mostrata dal dollaro sul finire della settimana nonostante un contesto di politica monetaria che difficilmente mostrerà modifiche in senso restrittivo per quello che riguarda gli Stati Uniti. Come detto però sono i prezzi a fare da guida e se prendiamo il grafico di EurUsd dell’ultimo anno notiamo una cosa molto evidente. La Brexit ha portato ad una rottura ribassista piuttosto netta, messa in discussione nei giorni successivi, ma mai annullata. Un doppio ritorno sotto 1.12 sembra aver completato il più classico dei return move. Se andiamo poi a vedere la candela settimanale più recente notiamo la formazione di una pin bar che gli amanti delle candele giapponesi chiamano shooting star. Orsi che insomma sembrano aver mostrato i denti e le prossime sedute saranno molto interessanti per capire cosa succederà da qui alla fine dell’estate. La barriera di 1.10 è fondamentale. Dovesse cedere allora non ci sarebbero dubbi che nuovi minimo (sotto 1.05) sarebbero da mettere in preventivo.

eurusd

La forza del Dollaro sembra essere ancora più concreta se misurata tramite il Dollar Index. L’indice sintetico che raggruppa un paniere di valute contro il biglietto verde sembra aver preso una direzione precisa proprio sul finire della settimana.Lo spunto sopra 96 sembra rappresentare una conferma di chiusura di una breve fase di accumulazione seguente la rottura della trend line ribassista. A questo punto non dovrebbero esserci grandi ostacoli nel ritornare verso area 99 e 100, uno scoglio oltre il quale si aprirebbero prospettive bullish decisamente molto interessanti per il biglietto verde.

dollar index

La minaccia di helicopter money in Giappone, ma soprattutto la conferma di Abe al comando politico del paese con una maggioranza schiacciante, ha indebolito di brutto uno Yen che forse era andato un po’ troppo in là nel suo rafforzamento. Il grafico di EurJpy chiarisce bene il concetto. Un doppio minimo in area 110 ha di fatto bloccato la discesa ed il rimbalzo successivo si è sviluppato rapidamente fino ad arrivare poco sopra 118. Già la seduta di venerdì ha messo in luce come gli orsi sono tornati, ma anche osservando il grafico per ora non sembrano esserci grandissime possibilità per EurJpy di salire oltre la corposa barriera di 120/121. Una pausa di riflessione che dovrebbe solamente ritardare l’avvicinamento del minimo del 2012 in area 95.

eurjpy

E’ il cambio più importante per coloro che vogliono capire come si muoveranno le materie prime e il ciclo economico globale. Stiamo parlando di AudUsd. L’Aussie ha recuperato molto bene da fine maggio in avanti. I minimi di 0.715 sono alle spalle e la salita si è sviluppata con qualche incidente di percorso (Brexit) ma fino ad arrivare a venerdì quando è stato sfiorato il 78.6% di ritracciamento dell’intero movimento ribassista aprile-maggio. Il problema è che dopo aver sfiorato 0.77, l’Aussie ha chiuso la seduta con una lunga candela nera nota come outside bar ribassista la quale è andata ad avvolgere le due sedute precedenti. Non ci stupiremmo di veder partire a questo punto una correzione anche piuttosto marcata da parte di AudUsd.

audusd

David Ruscelli

 Forex Strategico

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