Fusione Psa – Opel: le cifre e i termini riassunti in un’infografica

La fusione tra la francese Psa (il gruppo di Peugeot e Citroen) e Opel – Vauxhall, il marchio tedesco da anni in mano agli americani di General Motors, va a generare il secondo gruppo automobilistico d’Europa. Stiamo parlando di un’operazione che, nel complesso, muove oltre due miliardi di euro e centinaia di migliaia di dipendenti dislocati in quasi trenta stabilimenti che sorgono in diverse parti del Vecchio Continente. Ma che cosa comporta questa tanto chiacchierata acquisizione? E cosa significa, al di là delle semplici cifre, assemblare due colossi del ramo automobilistico? Lo spiega l’infografica realizzata dai grafici di Stampaprint, azienda leader europeo del web to print.

Al di là dell’operazione di acquisto, mettere insieme le forze di Psa e di Opel vuol dire anche unire sinergie e competenze, risparmi sui costi e maggiore forza sul mercato, con una quota che si fa piuttosto consistente (si parla del 16% in Europa, una fetta tutt’altro che insignificante) e può sfidare i tanti attori ancora presenti oggigiorno nel segmento delle quattro ruote. Opel e Vauxhall erano diventate un peso per General Motors: in perdita ormai da diversi anni, gravavano sui bilanci della casa statunitense. Da parte sua, però, Psa ritiene di riuscire a invertire la rotta già dal 2020, per andare poi a pieno regime a partire dal 2026. Un piano ambizioso, senza dubbio, ma che il colosso transalpino è sicuro di poter riuscire a portare a compimento. Si vedrà nei prossimi anni.

L’unica cosa certa al momento è che questa grande acquisizione va a formare il secondo gruppo europeo dell’automobile per quel che concerne il Vecchio Continente. Una sfida ambiziosa ma per certi versi, forse, inevitabile in un momento storico in cui si tende ad accorpare per riuscire a sopravvivere (anche la Fiat, in tal senso, insegna). Che altro aggiungere? Buon viaggio, Psa – Opel!

 

 

Questo post è stato scritto da Fabio Guastalla di Stampaprint