I dati del FTSE MIB Oggi presso la Borsa di Milano, le previsioni sul principale indice di Piazza Affari. Le novità sulla guerra dei dazi Cina - USA e l'influenza della Brexit sui listini.
Il FTSE MIB apre in calo oggi a Milano trascinato dalla brutta chiusura di ieri del Dow Jones alla Borsa di New York, che con un -3,1% fa capire al mondo di non credere ad un reale accordo tra la Cina e gli USA che possa evitare l’escalation sui dazi doganali. Il Nasdaq Composite, per la cronaca, ieri ha chiuso a -3,6% e l’indice S&P 500 a -2,7%.
A Milano il FTSE MIB oggi perde lo 0,86%, proseguendo il trend negativo di ieri, quando, alle 9.30 l’indice aveva raggiunto i 19.600 punti base: ora siamo a 19.218.
Uno sguardo ai principali indici di Piazza Affari per capire l’andamento mattutino di oggi:
Seguono i maggiori rialzi alla Borsa di Milano di oggi:
Tra i maggiori ribassi a Piazza Affari di oggi troviamo invece:
Quali previsioni attendersi per l’indice FTSE MIB nei prossimi giorni?
Partiamo dalla situazione giornaliera.
In Europa un po’ tutte le Borse hanno un andamento negativo ed incerto. Viene meno oggi anche il punto di riferimento delle ore 14.00 con l’apertura della Borsa di New York, che resterà chiusa per onorare i funerali dell’ex presidente degli USA George H.W. Bush padre.
La Cina, nella notte, ha confermato formalmente la tregua di 90 giorni concordata con gli USA durante il G20 di Buenos Aires, commentando l’incontro tra i due presidenti di successo.
Inoltre la Cina ridurrà i dazi sulle auto importate nel Paese dagli Stati Uniti d’America, dazi che al momento sono al 40% del valore su ogni singola auto che entra su suolo cinese.
Restando nel settore automotive, ma con riferimento all’Italia, il tre dicembre sono stati resi noti i dati di immatricolazione di nuove auto in Italia. I dati dicono che rispetto al mese di novembre del 2017 il calo di immatricolazioni è del 6,31%, e, tra il 2017 e il 2018 c’è un calo complessivo del 3,46%. FCA a novembre 2018 ha immatricolato il 9,82% in meno di auto rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Ancora un ulteriore segnale di una economia che segna il passo.
Complicata la situazione politica in Gran Bretagna, dove la Camera dei Comuni ha approvato una mozione di censura contro il governo di Theresa May, reo secondo il partito dei Labour di non aver reso noto l’intero contenuto dell’accordo di divorzio tra il Regno Unito e l’Unione Europea.
L’11 dicembre è prevista la votazione in Parlamento per l’approvazione proprio dell’accordo firmato dalla May e dall’Unione Europea. Un voto che resterà incerto fino all’ultimo, i cui risvolti politici ed economici potrebbero riservare brutte sorprese per l’economia d’oltre manica e per quanti hanno investito in essa.
Montagne russe per lo spread Btp-Bund a 10 anni questa mattina. Il differenziale tra i due titoli di stato viaggia tra i 285 e i 290 punti base; al momento è in risalita a 288 punti.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.