UNA SETTIMANA INSIPIDA Dopo l’indigestione di dati della settimana scorsa, gli Stati Uniti si prendono una pausa da questo punto di vista. Solamente nella
UNA SETTIMANA INSIPIDA
Dopo l’indigestione di dati della settimana scorsa, gli Stati Uniti si prendono una pausa da questo punto di vista. Solamente nella giornata del 12 settembre avremo un po di interesse attorno ai dati macro, con vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori a chiudere la settimana. Veramente poco altro da segnalare in attesa che il mercato cominci a mettere nel mirino le elezioni di mid term di novembre che potrebbero consegnare ad Obama entrambi i rami del Congresso. Tornando alla settimana passata, oltre al deludente dato sull’occupazione, e agli eccitanti dati Ism, ci preme segnalare l’asfittico dato sul costo del lavoro a sorpresa sceso dello 0.1% nel secondo trimestre dell’anno, un elemento che potrebbe convincere la Fed a posticipare ancora un po’ le prime prese di posizione sul rialzo dei tassi.
E DRAGHI SORPRENDE IL MERCATO
Draghi è il più autorevole banchiere centrale del mondo, non ci sono dubbi. Con tante parole e ancora pochissimi fatti riesce a manovrare i tassi dei periferici e l’Euro dove vuole lui. Peccato che ancora non sia riuscito a muovere l’inflazione nella direzione auspicata, ma le mosse decise giovedì (taglio tassi, depo ancora più negativi e soprattutto acquisto Abs e covered bond) dovrebbero andare proprio nella direzione di riportare il credito a valle. Staremo a vedere, ma certamente su EurUsd il movimento c’è stato ed anche di portata notevole con il cambio che veleggia oltre 10 figure sotto i massimi. Per quello che riguarda i dati della settimana, attenzione all’inflazione tedesca e francese l’11 settembre oltre che alla produzione industriale e l’inflazione dell’Italia.
IN GIAPPONE SITUAZIONE SEMPRE IN BILICO
Vedremo se il Governatore Kuroda venerdì 12 fornirà ai mercati quelle notizie che servono per indebolire lo Yen. Se contro Usd lo Yen in effetti si è indebolito tornado sopra 105, contro Euro la situazione è delicata con un cambio che staziona sotto 136. I dati di questa settimana del 8 settembre di deficit delle partite correnti e del Pil oltre a quelli di venerdì 12 della produzione industriale, potranno aiutarci ad interpretare meglio la situazione. Tecnicamente EurJpy è in una situazione delicata. Come si vede dal grafico siamo ormai arrivati in prossimità dei minimi del 8 agosto di 135.64 ed una rottura ribassista di questo livello, temiamo innescherebbe un’ondata di vendita di EurJpy decisamente importante di fatto accantonando le ipotesi bullish. Solamente sopra area 138,50 si potrà tornare a scommettere contro la valuta nipponica.
TRADE DELLA SETTIMANA
Saranno diversi i dati che proverranno dai paesi emergenti nella settimana entrante. Il 9 settembre dal Sud Africa il deficit delle partite correnti, il 10 settembre dalla Turchia il Pil assieme alla decisione sui tassi delle banca centrale neozelandese, l’11 settembre dal Brasile le vendite al dettaglio e dalla Turchia il deficit delle partite correnti.
Ma il grafico più intrigante è a nostro modo di vedere quello di EurSek arrivato su supporti chiave che dovrebbero continuare a sostenere il bull market. Per un paese in deflazione come la Svezia attesissimi saranno quindi i prezzi al consumo del 11 settembre ed un nuovo assalto alle resistenze di 9.40 appare uno scenario probabile.
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