SELL IN MAY… Cominciata la stagione tendenzialmente poco positiva per Wall Street dal punto di vista stagionale, il mercato sembra rispettare queste
SELL IN MAY…
Cominciata la stagione tendenzialmente poco positiva per Wall Street dal punto di vista stagionale, il mercato sembra rispettare queste prescrizioni con una forte dose di incertezza. Saranno i dati di vendite al dettaglio del 13 maggio, ma soprattutto i dati di inflazione del 15 maggio a provocare un po’ di volatilità sui mercati. L’inflazione è infatti l’ultimo tassello che manca alla Fed per poter guardare con più certezza al rialzo dei tassi. Nella stessa giornata (15/5) verrà poi reso noto il dato di produzione industriale ed il Phily Fed, mentre il 14 maggio conosceremo la produzione industriale.
CI VEDIAMO A GIUGNO
Le parole di Draghi di giovedì hanno messo l’ennesima pezza alla forza di un Euro che appariva sempre più minacciosa con la barriera di 1.40 sfiorata prima della conferenza stampa del Governatore. Draghi ha rimandato a giugno una decisione che, a certe condizioni di inflazione e prospettive economiche, appare ormai data per certa dalla Bce.
Iniettare nuova liquidità dovrebbe servire a raffreddare un cambio che sta danneggiando seriamente anche l’export tedesco ed è chiaro che stavolta le parole da sole non serviranno, ci vorranno misure concrete per far scendere EurUsd sotto quel 1.35 che rappresenta la barriera di supporto principale. E’ quindi un ideale doppio massimo quello che si è andato a formare sul cambio nella settimana appena chiusa che vede come primo supporto chiave 1.366; tecnicamente, secondo le regole delle Ichimoku cloud non abbiamo ancora segnali di inversione con la lagging line posizionata al di sopra dei prezzi e con gli stessi al di sopra della cloud. Dati macro europei ed ovviamente l’appuntamento elettorale del 25 giugno gli eventi cruciale da tenere monitorati per capire se alle parole faranno seguito i fatti a giugno. Riteniamo che qualcosa verrà comunque fatto pena la perdita dio credibilità della Bce, ma quello che farà la differenza sarà l’incisività e la profondità di certe misure. Tra i dati principali ricordiamo al proposito lo Zew tedesco del 13 maggio, la produzione industriale europea del 14 maggio ed il Pil e soprattutto l’inflazione il 15 maggio.
BANCO DI PROVA PER L’ABENOMICS
Sarà una settimana importante per il Giappone con i dati di Pil del primo trimestre che daranno un’idea dell’efficacia dell’Abenomics sull’economia nipponica. Già comunque lunedì 12 maggio conosceremo il dato della bilancia commerciale finora molto deludente complice l’elevato costo delle importazioni.
TRADE DELLA SETTIMANA
L’appuntamento elettorale sudafricano è stato archiviato con il grande successo di Zuma che di fatto garantirà stabilità politica al paese per i prossimi anni. Di questa minor incertezza ha tratto beneficio il Rand sudafricano che contro Euro si è portato a ridosso della media mobile a 200 giorni di 14.18, livello inviolato da agosto 2012. Tecnicamente tra 14.10 a 14.30 si posiziona una forte area di supporti, statici e dinamici, come evidente dal grafico. Il dato sulle vendite al dettaglio del 14 maggio potrebbero fornire un evento in grado di generare volatilità. Anche dal punto di vista stagionale comincia a maggio il periodo più complicato per il Rand con 16 casi di calo negli ultimi 20 anni contro dollaro nel quinto mese dell’anno.
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