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Draghi: il fuoriclasse europeo

Da
FX Empire
Aggiornato: Jun 9, 2014, 03:39 GMT+00:00

LA RIPRESA C’E’ Prima l’Ism e poi il dato sull’occupazione hanno confermato come la ripresa americana è in corso e sta acquisendo di nuovo forza dopo la

Draghi: il fuoriclasse europeo

LA RIPRESA C’E’

Prima l’Ism e poi il dato sull’occupazione hanno confermato come la ripresa americana è in corso e sta acquisendo di nuovo forza dopo la pausa invernale che ha provocato un calo del Pil del 1%. La Fed può perciò proseguire la sua politica di tapering cercando di controllare i rendimenti della parte lunga della curva, tassi che tecnicamente sembrano però in procinto di ricominciare a salire. Saranno molto pochi i dati che verranno comunicati al mercato questa settimana, con il clou che si registrerà tra giovedì 12 giugno con le vendite al dettaglio e venerdì 13 con i prezzi alla produzione e la fiducia dei consumatori.

DRAGHI FOREVER

Tanto di cappello a Draghi e al suo staff in grado ancora una volta di sorprendere i mercati con una manovra espansiva oltre alle aspettative. Non solo taglio dei tassi, non solo tassi sui depositi negativi, ma anche nuovi LTRO, nuovi prestiti a lunga scadenza ed un piano per attivare più avanti un acquisto di asset ABS. Non c’è il QE, e questa può essere la spiegazione per la reazione al rialzo dell’Euro che non potrà svalutarsi più di tanto fino a quando la liquidità non sterilizzata presente sul mercato si espanderà in maniera più strutturale.

Detto questo comunque la politica monetaria può dirsi altamente accomodante anche se solo le misure di riacquisto degli ABS potrebbero avere un reale effetto su crescita ed inflazione.

La chiusura di settimana di EurUsd assomiglia tanto ad una figura potenzialmente bullish e se il mercato recupererà 1.37 è lecito attendersi un nuovo ritorno in area 1.40; area 1.34 rappresenterà nelle prossime settimane la soglia di supporto chiave per assistere ad un’inversione di tendenza di lungo periodo.

Draghi: il fuoriclasse europeo

IN ORDINE SPARSO

In una Cina scossa dallo scandalo legato all’utilizzo del rame fisico inesistente a garanzia di prestiti del settore bancario, il 10 giugno sarà molto importante conoscere il dato su inflazione e prezzi alla produzione, numeri a cui faranno seguito il 13 giugno quelli su produzione industriale e vendite al dettaglio.

Tra gli altri dati da macro da ricordare in giro per il mondo, il tasso di inflazione messicano (9 giugno) dopo il taglio dei tassi al 3% della settimana scorsa, la disoccupazione inglese (11 giugno) e australiana (12 giugno) e la produzione industriale giapponese (13 giugno).

TRADE DELLA SETTIMANA

La banca centrale neozelandese deciderà sui tassi di interesse l’11 giugno. Tecnicamente un cambio molto interessante al momento è quello tra Nzd e Jpy. La forza dello Yen delle ultime settimane ha alimentato una correzione che si è fermata esattamente sulla trend line rialzista in essere dal 2012. A questo punto è abbastanza evidente che la formazione a cuneo che si sta sviluppando presto richiederà una soluzione o verso l’alto o verso il basso. Sotto 85.80 sarà opportuno andare short ed a quel punto sarà prevedibile assistere ad un aumento della volatilità sui mercati finanziari; viceversa sopra la down trend line di breve potremmo assistere ad una ripresa del bull market con il massimo di aprile da mettere nel mirino.

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