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Dopo la pubblicazione dei deboli dati sul settore immobiliare del Regno Unito, le borse europee seguono un andamento vario

Da:
David Becker
Pubblicato: Feb 20, 2017, 14:40 UTC

Le borse europee seguono un andamento vario. Il Dax riesce a superare quota 11800, ma per i titoli sarà difficile rimanere al di sopra di tale quotazione

Dopo la pubblicazione dei deboli dati sul settore immobiliare del Regno Unito, le borse europee seguono un andamento vario

Le borse europee seguono un andamento vario. Il Dax riesce a superare quota 11800, ma per i titoli sarà difficile rimanere al di sopra di tale quotazione in una giornata tanto tranquilla come quella di oggi a causa della chiusura dei mercati statunitensi. Il Ftse 100 si muove in ribasso, trascinato dall’apprezzamento della sterlina, dai deboli dati sul settore immobiliare e dal calo delle azioni di Bovis Home, dopo che l’impresa edilizia ha annunciato di costruire meno abitazioni nel corso dell’anno. Gli indici dei paesi periferici dell’Eurozona si muovono in ribasso. In particolare, il Cac 40, spinto in negativo dalla tensione per le elezioni in Francia e dalla preoccupazione per le dichiarazioni di Macron, che potrebbero rafforzare Le Pen. I modesti guadagni dei mercati europei fanno seguito a una sessione asiatica ampiamente positiva. Le borse cinesi si sono mosse in positivo e quella di Hong Kong torna a guadagnare grazie ai titoli delle banche e delle aziende automobilistiche. I mercati nipponici hanno sperimentato un andamento oscillante e il Nikkei è riuscito a guadagnare lo 0,09% grazie al deprezzamento dello yen. In Australia, lo ASX si è mosso in lieve ribasso dopo l’apprezzamento dell’AUD. Con i mercati statunitensi chiusi per il Giorno dei Presidenti, il trading è più tranquillo del solito.

A febbraio, i prezzi delle abitazioni nel Regno Unito subiscono un rallentamento

Secondo il rapporto di Rightmove, a febbraio, l’aumento del prezzo delle abitazioni nel Regno Unito è stato il più basso in quasi quattro anni. Su base annua, l’incremento è sceso dal 3,2% di gennaio al 2,3%. Febbraio segna il terzo mese consecutivo di declino dei prezzi. La previsione media dava un aumento del 2,8% annuo. Tali dati seguono il calo nettamente superiore alle aspettative registrato dalle venduta al dettaglio sia a dicembre sia a febbraio e la grave contrazione subita dal credito al consumo a dicembre. Il settore dei consumi è al centro dell’attenzione in quanto, negli ultimi anni, ha costituito il motore della crescita del Regno Unito.

Il rapporto Cbi sulle tendenze industriali del Regno Unito ha superato le aspettative, con la lettura principale sugli ordini totali che aumenta da 5 del mese scorso a 8. La previsione media dava un declino di 4. Gli ordini delle esportazioni sono diminuiti da -9 a gennaio a -10, mentre le aspettative delle imprese sono salite da 26 a gennaio a 33. I prezzi di vendita continuano ad aumentare, con un incremento da 28 a 32. Nonostante le previsioni, la sterlina ha avuto scarso effetto sui dati.

Il prezzo del petrolio continua a scontrarsi con fattori negativi. I dati di Baker Hughes hanno rivelato che, durante la settimana, il numero di pozzi petroliferi attivi negli Stati Uniti è aumentato di 6 unità, portando il totale a 597 impianti, rispetto ai 413 dello scorso anno. Questa è la quinta settimana consecutiva di crescita del numero di pozzi in attività.

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