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I deludenti dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale pesano sugli asset più rischiosi

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David Becker
Pubblicato: Apr 11, 2017, 12:24 GMT+00:00

Le borse europee seguono un andamento vario, mentre quelle asiatiche si sono mosse in gran parte in ribasso. Il Nikkei e il Topix hanno subito la

I deludenti dati sulle vendite al dettaglio e sulla produzione industriale pesano sugli asset più rischiosi

Le borse europee seguono un andamento vario, mentre quelle asiatiche si sono mosse in gran parte in ribasso. Il Nikkei e il Topix hanno subito la pressione dell’apprezzamento dello yen, che ha pesato sui titoli finanziari e su quelli delle imprese esportatrici. L’Asx ha, invece, registrato risultati notevolmente positivi. Sia negli Stati Uniti sia in Europa, i future si muovono in ribasso, mentre il greggio corregge da quotazioni superiori ai 53$ al barile. Il Wti raggiunge ora i 52,90$. Nel Regno Unito, i dati di Brc sulle vendite al dettaglio hanno deluso le aspettative e hanno mostrato una contrazione periodo su periodo dell’1,0%.

I sondaggi sulle elezioni presidenziali in Francia danno Melenchon in vantaggio su Fillon. L’ultima rilevazione Ifop sul primo turno del 23 aprile conferma la tendenza già osservata nella giornata di ieri, con Le Pene e Macron in calo e Melenchon, esponente della sinistra euroscettica, in recupero. Il sondaggio di Ifop diffuso nella giornata di martedì dava Le Pene e Macron in calo del 2,5% dai rispettivi 24% e 23%. A oggi, il dato più importante è che il terzo classificato non è più Fillon, ma Melenchon con il 19%. Per ora, non cambia nulla: al secondo turno, dovrebbero ancora confrontarsi Le Pen e Macron, con quest’ultimo che dovrebbe vincere con un ampio vantaggio. Tuttavia, se Melenchon superasse Macron, il secondo turno vedrebbe scontrarsi due euroscettici provenienti dagli estremi dello schieramento. L’esito sarebbe difficile da prevedere e certamente negativo per i mercati.

Nel Regno Unito, i dati di Brc sulle vendite al dettaglio nel mese di marzo hanno deluso le aspettative

I dati di Brc sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito per il mese di marzo sono risultati deludenti, rivelando una contrazione mensile dello 0,2% e una flessione annuale dell’1,0%. A febbraio, i dati erano rispettivamente del +0,4% e del -0,4%. I dati non sono aggiustati a causa del ritardo con cui cade la Pasqua quest’anno. La media annuale a tre mesi mostra che la tendenza sottostante sta rallentando, con una crescita dello 0,1% che è la più debole dal 2008. Il risultato è assolutamente negativo, considerato che l’inflazione sta aumentando mentre le retribuzioni medie rimangono stabili, premendo sul reddito reale. Negli ultimi anni, il settore dei consumi è stato il principale motore di crescita del Regno Unito.

A febbraio, la produzione industriale dell’Eurozona è diminuita dello 0,3% mensile, soprattutto a causa della contrazione mensile della produzione di energia, scesa del 4,7% dopo l’incremento mensile del 2,0% registrato a gennaio. La flessione riflette in gran parte le avverse condizioni atmosferiche dei primi due mesi dell’anno. Pertanto, l’inattesa contrazione non significa necessariamente che le condizioni di crescita sottostanti stiano peggiorando. Il tasso annuale  ha, infatti, registrato un aumento dallo scarso 0,2% inizialmente annunciato all’1,2% annuo. Tuttavia, con il dato di gennaio corretto in ribasso, la tendenza trimestrale è diminuita dallo 0,7% di gennaio allo 0,0% di febbraio. Il risultato del quarto trimestre delle scorso anno segnava lo 0,9%. S

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