In Asia, le borse si sono mosse in rialzo: il Nikkei e l'Asx hanno registrato i guadagni maggiori, mentre lo Hang Seng e il Csi hanno seguito un andamento
In Asia, le borse si sono mosse in rialzo: il Nikkei e l’Asx hanno registrato i guadagni maggiori, mentre lo Hang Seng e il Csi hanno seguito un andamento vario. Il deprezzamento dello yen ha sostenuto i mercati nipponici, mentre gli investitori valutano i deludenti dati sull’occupazione negli Stati Uniti pubblicati nella giornata di venerdì e le previsioni della Fed, in attesa degli utili societari delle banche statunitensi che verranno diffusi nel corso della settimana. Negli Stati Uniti, le borse si muovono in rialzo e, con la Russia che riflette sulla proroga dell’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione, il prezzo del greggio raggiunge i 52,55$. In Europa, sono stati pubblicati i dati sulla fiducia della Banca di Francia, quelli sull’inflazione in Norvegia, sulla produzione in Italia e l’indice Sentix sul sentimento degli investitori nell’Eurozona. Tuttavia, l’attenzione rimane concentrata sui fattori globali e gli eventi politici, con i mercati che valutano il rischio geopolitico. Dopo la pubblicazione dei dati sul sentimento, risultati inferiori alle aspettative, la coppia EUR/USD ha toccato un nuovo minimo mensile.
Il Wti torna ad aumentare, proseguendo lungo quella che a oggi è la più lunga tendenza al rialzo dal mese di agosto. Il prezzo è, infatti, aumentato in nove delle ultime dieci sessioni. Al momento, il Wti guadagna lo 0,7% per salire a 52,55$, 15 centesimi al di sotto del picco intragiornaliero. Il picco mensile della scorsa settimana era a 52,94$. Durante la sessione di lunedì, il greggio è stato spinto in rialzo dalle notizie secondo cui l’impianto petrolifero di Sharara, il più importante della Libia, è stato chiuso nella giornata di domenica. Inoltre, il bombardamento della Siria da parte degli Stati Uniti continua a sostenere il sentimento rialzista del mercato petrolifero.
Ad aprile, l’indice Sentix della fiducia degli investitori dell’Eurozona registra un miglioramento lievemente superiore alle previsioni. Il dato generale sale da 20,7 a 23,9. Nel corso del mese, il miglioramento ha riguardato sia le condizioni attuali sia le aspettative. Continuano, dunque, a giungere segnali di ripresa, che rafforzano le ipotesi di un progressivo abbandono della politica monetaria espansiva da parte della Bce.
L’indice della fiducia della Banca di Francia segna una flessione dal 104 di febbraio al 103 di marzo. Le previsioni sulla produzione nel mese di aprile sono scese da 5 a 4 e i dati sulle variazioni degli ordini registrano una contrazione. Tuttavia, i nuovi posti di lavoro paiono aumentare e la capacità di utilizzazione aumenta da 78,7 a 79,1. Pertanto, nonostante la flessione dell’indice principale, i dati rimangono coerenti con la ripresa.
In Cina, la settimana vedrà la pubblicazione dei dati sull’offerta di moneta, sull’aumento dei prestiti e sui nuovi finanziamenti in yuan. La M2 dovrebbe rimanere stabile intorno all’11% annuo, ove si trova da agosto. Coerentemente con la tendenza recente, la crescita dei prestiti dovrebbe aumentare dal 13,0% al 13,1% annuo. Dopo essere diminuiti dai 2030 miliardi di gennaio agli 1170 miliardi di febbraio, i nuovi finanziamenti dovrebbero aumentare a 1300 miliardi.
A febbraio, il credito al consumo negli Stati Uniti è salito a 15,2 miliardi di dollari. Il dato di gennaio è stato corretto da 8,8 miliardi a 10,9 miliardi di dollari. Il settore del credito non revolving continua a crescere, aumentando di 12,3 miliardi di dollari dopo l’incremento registrato a gennaio, corretto da 12,6 miliardi a 13,5 miliardi di dollari. Dopo la flessione subita a gennaio, corretta da 3,8 miliardi a 2,6 miliardi di dollari, il credito revolving è sperimentato un rimbalzo di 2,9 miliardi di dollari.