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I dati positivi sul Pil dell’Italia spingono le borse europee in rialzo

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David Becker
Pubblicato: Jun 1, 2017, 15:07 GMT+00:00

In Europa, la gran parte delle borse si muove in rialzo, con l'unica eccezione dell'Ibex, trascinato in ribasso dalla preoccupazione per la solvibilità di

I dati positivi sul Pil dell’Italia spingono le borse europee in rialzo

In Europa, la gran parte delle borse si muove in rialzo, con l’unica eccezione dell’Ibex, trascinato in ribasso dalla preoccupazione per la solvibilità di Banco Popular. In Italia, il Ftse Mib, già mossosi in ribasso durante la settimana a casua dei timori per le elezioni anticipate, ha sperimentato un rimbalzo, riuscendo a guadagnare circa l’1% grazie ai dati sulla crescita del Pil, corretti in positivo dallo 0,2% allo 0,4% trimestrale. Dopo una sessione asiatica positiva, con il Nikkei che ha guadagnato l’1,1% grazie al deprezzamento dello yen, il Dax e il Ftse 100 si muovono in rialzo. Inizialmente, le borse cinesi erano state negativamente colpite dai deludenti dati dell’indice dei direttori degli acquisti del settore privato. Tuttavia, i mercati della Cina hanno poi sperimentato un rimbalzo, chiudendo in rialzo dello 0,14%. Il Wti ha raggiunto i 48,68$ al barile.

Nel Regno Unito, l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero per il mese di maggio, ha superato le aspettative, salendo a 56,7, più del 56,5 previsto. Tuttavia, il dato rimane inferiore alla lettura di aprile, che era al 57,3. La crescita dei posti di lavoro è stata la più elevata dal 2014. Sebbene il dato principale evidenzi un lieve rallentamento, l’indice indica che il settore continua a espandersi, beneficiando del deprezzamento della sterlina e della ripresa in Europa e nel mondo.

In Italia, il Pil del primo trimestre supera le aspettative

In Italia, la crescita del Pil nel primo trimestre è stata corretta in positivo dallo 0,2% allo 0,4% trimestrale. Tale correzione evidenzia come la crescita abbia sperimentato un’accelerazione dallo 0,3% del quarto trimestre dello scorso anno, con il tasso annuo che sale dall’1,1% all’1,2%. Tuttavia, il dato è meno incoraggiante se si considera che l’espansione è dovuta soprattutto ai consumi privati e alle scorte, che hanno contribuito alla crescita trimestrale rispettivamente per lo 0,3% e 0,4%. Al contempo, la domanda estera è scesa dello 0,3% e gli investimenti sono diminuiti dello 0,1%. La contrazione dello 0,8% subita dagli investimenti appare particolarmente, poiché sottolinea come l’economia italiana sia ancora lontana da una crescita netta e solida.

In Svizzera, la crescita del Pil è aumentata dello 0,3% trimestrale, ben al di sotto dello 0,5% previsto, ma pur sempre in rialzo rispetto allo 0,2% del primo trimestre. Tale dato è stato corretto in positivo dallo 0,1%. Lo 0,3% si confronta con lo 0,6% registrato dalla Germania nel primo trimestre, con lo 0,5% dell’Eurozona, con lo 0,7% degli Stati Uniti e con lo 0,2% del Regno Unito. La comparazione su base annua vede la crescita all’1,1%, inferiore all’1,3% previsto, ma superiore allo 0,7% dello scorso trimestre.  Ad aprile, le vendite al dettaglio si sono ridotte dell’1,2%. L’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero per il mese di maggio è sceso dal 57,4 dello scorso trimestre al 55,6, risultato evidentemente inferiore al 57,8 previsto.

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