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I dati positivi degli indici dei direttori degli acquisti contribuiscono all’incremento della propensione al rischio

Da:
David Becker
Pubblicato: Jan 24, 2017, 15:19 UTC

La giornata di martedì ha segnato una svolta per i mercati europei, che sperimentano un rimbalzo e si muovono in rialzo. Le borse dei paesi periferici

I dati positivi degli indici dei direttori degli acquisti contribuiscono all’incremento della propensione al rischio

La giornata di martedì ha segnato una svolta per i mercati europei, che sperimentano un rimbalzo e si muovono in rialzo. Le borse dei paesi periferici dell’Eurozona vanno meglio delle altre piazze, mentre il dollaro si muove in rialzo e l’avversione al rischio diminuisce. I dati positivi degli indici dei direttori degli acquisti confermano che la ripresa continua e va allargandosi. La decisione della Corte Suprema del Regno Unito, secondo cui l’attivazione dell’art. 50 del TUE deve essere sottoposta al voto del parlamento, può avere contribuito al rialzo delle borse europee. Tuttavia, è improbabile che la pronuncia della Corte possa fare altro che rallentare il recesso della Gran Bretagna dall’UE. Il prezzo del petrolio è aumentato, con il Wti che è riuscito a spingersi oltre i 53$ al barile. Al contempo, le borse degli Stati Uniti si muovono in rialzo. In Asia, i mercati mantengono un atteggiamento prudente a causa dell’incertezza che circonda le politiche commerciali e di regolamentazione dell’amministrazione Trump. Nonostante il deprezzamento dello yen, il Nikkei ha chiuso con una perdita dello 0,55%. Al contrario, lo Hang Seng e l’ASX sono riusciti a muoversi in rialzo.

Dopo il rimbalzo dai 52,31$ sperimentato nella giornata di ieri, il Wti continua a salire, al momento guadagnando lo 0,2% per raggiungere i 52,85$. Il massimo è stato toccato a 53,30$, 4 centesimi in meno del picco di ieri. Il prezzo del petrolio è stato spinto in rialzo dai segnali dell’attuazione dell’accordo sulla riduzione della produzione da parte dell’Opec e degli altri paesi produttori e da un rapporto secondo cui, nel quarto trimestre, le scorte mondiali di greggio sono diminuite su base trimestrale di 24 milioni di barili a 5,7 miliardi di barili. Il dato ha bilanciato la preoccupazione per l’incremento della produzione negli Stati Uniti.

Sul caso della Brexit, la Corte Suprema del Regno Unito si è pronunciata contro il governo. Il ricorso si è, infatti, concluso con la decisione che l’invocazione dell’art. 50 del TUE deve essere sottoposta al voto del parlamento. La Corte ha, inoltre, deciso che la Scozia e l’Irlanda del Nord non dispongono del potere di veto. Ora, il governo di Londra dovrebbe presentare un breve progetto di legge sul recesso alla Camera dei Comuni e alla Camera dei Lord.

Gli indici dei direttori degli acquisti dell’Eurozona continuano a stupire

Nell’Eurozona, gli indici dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero continuano a stupire. A gennaio, l’indice composito dei direttori degli acquisti dell’area dell’euro ha subito una lieve flessione, scendendo dal 54,4 di dicembre a 54,3. La contrazione riflette un indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero migliore delle aspettative. Tale indice sale infatti da 54,9 a 55,1. Al contempo, l’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi scende da 53,7 a 53,6. A ogni modo, i numeri sono notevolmente elevati e segnalano una solida espansione sia nel settore manifatturiero sia in quello dei servizi cui si affianca un allargamento della ripresa, come dimostra la Francia.

In Germania, gli indici dei direttori degli acquisti di gennaio segnano risultati diversi. Quello del settore manifatturiero ha sorpreso in positivo con un balzo dal 55,6 di dicembre a 56,5, nonostante la correzione degli ultimi dati sugli ordini nel settore manifatturiero. Il settore dei servizi mostra, invece, un’inattesa contrazione da 54,3 a 53,2. In base alle aspettative, tale settore avrebbe dovuto, invece, registrare una lieve espansione. Questa inattesa combinazione di dati contrastanti ha provocato un declino dell’indice composito dei direttori degli acquisti dal 55,2 di dicembre a 54,7. Tuttavia, il dato è certamente ancora positivo, confermando che, all’avvio del 2017, la ripresa economica continua.

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