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Con lo yen trascinato in ribasso dai deludenti dati sul Pil del Giappone, cresce la propensione al rischio

Da:
David Becker
Pubblicato: Feb 13, 2017, 15:13 UTC

Con  l'incremento della propensione al rischio e il deprezzamento dello yen a seguito dei deludenti dati sul Pil del Giappone, le borse europee si muovono

Con lo yen trascinato in ribasso dai deludenti dati sul Pil del Giappone, cresce la propensione al rischio

Con  l’incremento della propensione al rischio e il deprezzamento dello yen a seguito dei deludenti dati sul Pil del Giappone, le borse europee si muovono in rialzo. A causa dell’apprezzamento della sterlina, il Ftse 100 segue un andamento negativo. L’Euro Stoxx 50 si muove in rialzo, spinto dal Dax, che guadagna più dello 0,5%. I titoli delle compagnie minerarie sono stati sostenuti dall’aumento del prezzo del minerale di ferro e del rame, che ha contribuito al rialzo delle borse asiatiche. Nonostante le dichiarazioni del ministro del Petrolio del Kuwait sull’attuazione dell’accordo dell’Opec, il prezzo del greggio scende.

Lo yen si è mosso in ribasso a causa dei deludenti dati sul Pil del Giappone nel quarto trimestre. La lettura ha, infatti, mostrato un rallentamento della crescita dell’economia nipponica, pari all’1% a fronte del previsto 1,4%.

La Germania intende completare il programma di salvataggio della Grecia con la partecipazione del Fmi

In Europa, la Grecia è ancora al centro dell’attenzione. Il portavoce del ministero degli Esteri tedesco, Schäfer, ha confermato che l’obiettivo di Berlino è il completamento del programma di salvataggio della Grecia con la partecipazione del Fmi e il mantenimento dell’Eurozona intatta. Al contempo, il portavoce di Merkel, Seibert, ha dichiarato che la Grecia deve chiarire il proprio piano di riforme con la Commissione europea, la Bce e il Fmi.

Al momento, il Wti perde lo 0,5% per assestarsi a 53,60$, registrando una correzione dopo essersi mosso in rialzo dal minimo delle ultime tre settimane, toccato nella giornata di mercoledì scorso a 51,22$, fino al picco dei 54,13$ raggiunto nella sessione di venerdì, che rappresenta il massimo dal 2 febbraio. Il prezzo continua a oscillare all’interno della gamma di oscillazione osservata dagli inizi di gennaio. Secondo il ministro del Petrolio del Kuwait, l’aumento del greggio dovrebbe proseguire, specie se si considera che l’attuazione dell’accordo sulla riduzione della produzione da parte dei membri dell’Opec è al 92%. Nonostante gli altri Stati parte abbiano applicato le misure previste dall’intesa soltanto al 50%, il dato migliorerà nel tempo.

L’evento di maggiore importanza di questa settimana è costituito dall’audizione della presidente della Fed, Janet Yellen, innanzi al Congresso degli Stati Uniti. Yellen verrà ascoltata dal Senato nella giornata di martedì e dalla Camera dei Rappresentanti in quella di mercoledì. La presidente della Fed dovrà chiarire se la banca centrale degli Stati Uniti intende attuare una manovra restrittiva a marzo. Per i mercati, sarà di fondamentale importanza conoscere la previsioni di Yellen sulla normalizzazione della politica monetaria.

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