Grazie agli investitori che tornano a credere nella ripresa, le borse europee si muovono in positivo, partecipando al generale rialzo che ha interessato i
Grazie agli investitori che tornano a credere nella ripresa, le borse europee si muovono in positivo, partecipando al generale rialzo che ha interessato i mercati mondiali. I dati positivi sul commercio del Giappone hanno contribuito al netto rialzo della borsa nipponica. I titoli delle società minerarie e delle banche hanno continuato a salire, mentre aumentano i rendimenti dei titoli di Stato. In Germania, l’Ifo ha deluso le aspettative, ma il dato è stato trascurato e il Dax ha finalmente rotto quota 11700 con un guadagno dell’1,30%. A causa dell’apprezzamento della sterlina, il Ftse 100 segna un andamento negativo. Negli Stati Uniti, le borse si muovono in rialzo, ma, a seguito di un incremento delle scorte di greggio superiore alle previsioni, il Wti scende per venire negoziato al di sotto dei 53$ al barile.
Il Wti ha perso circa l’1% per toccare i 52,70$, il minimo degli ultimi due giorni. L’American Petroleum Institute (Api) ha rilevato un aumento delle scorte di greggio, benzina e distillati superiore alle attese. Il rapporto ufficiale dell’Eia dovrebbe avere contenuti simili. Inoltre, la produzione degli Stati Uniti sta crescendo e, dalla metà dello scorso anno, è aumentata più del 6%, bilanciando la riduzione dell’offerta attuata dall’Opec e da altri paesi produttori.
Secondo l’Api, nel corso di questa settimana, le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 2,93 milioni di barili a fronte degli 1,5 milioni attesi. L’Api ha, inoltre, registrato un incremento delle scorte di benzina pari a 4,85 milioni di barili e un aumento delle scorte di distillati di 1,95 milioni di barili.
In Germania, l’indice Ifo di gennaio segna una flessione. Il dato principale è, infatti, inaspettatamente sceso dal 111,0 dello scorso mese ad appena 109,8, il minimo da settembre. Il declino è stato in gran parte causato dalla caduta del dato sulle aspettative, tornato dal 105,5 di dicembre a 103,2, il minimo da agosto. L’indicatore della condizioni attuali vede un lieve miglioramento dal 116,7 di dicembre a 116,9. Il dato generale rimane elevato, coerente con la crescita che si osserva attualmente. Tuttavia, almeno l’Ifo suggerisce che, all’inizio dell’anno, le dinamiche della crescita hanno subito un certo rallentamento.
In Francia, la prospettive della produzione mostrano un inatteso miglioramento. L’indice nazionale della fiducia delle imprese è, infatti, risultato, superiore alle attese, con il sentimento del settore manifatturiero a 106 e l’indice delle previsioni sulla produzione in sorprendente crescita dal 6 dello scorso mese a 8. Dato ancor più importante, la produzione delle imprese sale da 8 a 11, mentre la fiducia delle imprese è in lieve calo da 105 a 105. La domanda balza da 4 a 11. Il rapporto è nettamente positivo e, dopo i dati sugli indici dei direttori degli acquisti in Francia, conferma che la ripresa dell’Eurozona non soltanto continua, ma si espande.