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Con l’ansia che sale in attesa del secondo turno delle elezioni presidenziali francesi, i mercati vanno a consolidare

Da:
David Becker
Pubblicato: Apr 27, 2017, 14:49 UTC

Ponendo fine a sei giorni di rialzo, con gli investitori che attendono la riunione della Bce e osservano i dati sull'inflazione e sulla crescita, le borse

Con l’ansia che sale in attesa del secondo turno delle elezioni presidenziali francesi, i mercati vanno a consolidare

Ponendo fine a sei giorni di rialzo, con gli investitori che attendono la riunione della Bce e osservano i dati sull’inflazione e sulla crescita, le borse europee si muovono in generale ribasso. La vittoria di Macron al primo turno delle elezioni presidenziali francesi ha visto il Dax avvicinarsi ai massimo storici e ha aiutato il Cac 40 a interrompere la sua lunga tendenza negativa. Tuttavia, gli investitori hanno bisogno di un nuovo stimolo per spingere le borse in ulteriore rialzo. Il declino del prezzo dei metalli ha pesato sui titoli delle compagnie minerarie e persino il rapporto sugli utili di Basf Se, nettamente positivo, non è riuscito a fare guadagnare il titolo. Al contempo, Deutsche Bank è finita sotto pressione perché il ritorno alla crescita ha deluso le promesse dell’amministratore delegato Cyran. A causa dell’apprezzamento della sterlina, il Ftse 100 si muove in ribasso, mentre il deludente avvio della campagna elettorale per il secondo turno da parte di Macron va ad aggiungersi alla pressione sui mercati europei. Il Dax scende, pur rimanendo a livelli notevolmente elevati, al di sopra di quota 12400. L’Ibex, il Ftse Mib e l’Euro Stoxx 50 si muovono in ribasso. In Asia, la gran parte dei mercati è andata a consolidare. A seguito della decisione della Banca del Giappone di mantenere la politica monetaria invariata, il Nikkei si è mosso in ribasso, chiudendo con una perdita dello 0,19%. Mentre gli investitori valutano le conseguenze della proposta di riforma del sistema tributario presentata da Trump, le altre piazze asiatiche si sono mosse in lieve rialzo. In particolare, nonostante i segnali secondo cui le autorità di Pechino intendono intervenire ulteriormente sulla leva, il Csi 300 è riuscito a recuperare parte delle perdite.

Il prezzo del Wti cede l’1% per toccare i 49,16$. A causa dell’incremento dell’offerta e della crescita della produzione negli Stati Uniti, i segnali sulla possibile proroga dell’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione non paiono avere molta presa sui mercati. Nella giornata di mercoledì, è stato annunciato un declino delle scorte di greggio superiore alle previsioni, bilanciato da un aumento delle scorte di prodotti, come distillati e benzina, maggiore delle aspettative.

Ad aprile, l’inflazione dei Länder tedeschi aumena

Ad aprile, per effetto delle festività pasquali, l’indice dei prezzi al consumo dei Länder tedeschi è aumentato. Considerati i dati sugli Stati già pubblicati, è possibile ipotizzare che, dopo la diminuzione di marzo, l’indice federale tornerà a salire ad aprile. Il ritardo delle festività pasquali pare costituire la causa principale della volatilità osservata tra marzo e aprile. Quest’anno, i prezzi relativi alle festività sono aumentati ad aprile invece che a marzo, come nel 2016. Ciò ha avuto effetto non soltanto sui tassi principali, ma anche sull’inflazione core. I dati sulla Renania settentrionale-Vestfalia, il Land più popolato, hanno mostrato che, dopo essere sceso dello 0,8% a marzo, ad aprile, il tasso annuo dei prezzi associati alle attività per il tempo libero è aumentato del 3,3%. L’incremento è meno pronunciato che in Spagna: in Germania, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo registra, infatti, un aumento annuo dall’1,5% di marzo all’1,8% di aprile, ancora inferiore all’obiettivo di stabilità dei prezzi fissato al 2% dalla Bce.

La fiducia nell’economia dell’Eurozona è balzata dal 108,0 di marzo al 109,6 di aprile. Il dato supera di gran lunga le previsioni. La fiducia delle imprese sale dall’1,3 al 2,6, quella dei consumatori viene confermata al -3,6 e quella del settore dei servizi cresce dal 12,8 al 14,2. I dati sono nettamente positivi: uniti agli indici dei direttori degli acquisti del mese di aprile, tali risultati confermano la ripresa dell’economia dell’Eurozona.

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