Nella mattinata di oggi, il Nikkei ha guadagnato più del 2%, spinto dai dati sul settore manifatturiero della Cina e dall'ottimismo generato dall'accordo
Nella mattinata di oggi, il Nikkei ha guadagnato più del 2%, spinto dai dati sul settore manifatturiero della Cina e dall’ottimismo generato dall’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione, la prima dal 2008.
Il Nikkei 225 è salito del 2,25%, trainato dai titoli energetici come Inpex, che è aumentato più del 10%, per poi chiudere in rialzo dell’1,12%. Japan Petroleum Corporation ha guadagnato circa il 13%, con il deprezzamento dello yen che spinto i titoli delle imprese esportatrici. Alle 11:20 ora di Hong Kong, la coppia USD/JPY veniva negoziata a quota 114,35.
In Australia, lo S&PASX 200 è aumentato dell’1,10% grazie al balzo del sottosettore dell’energia, che ha guadagnato circa il 7%. Il sottoindice dei materiali è salito del 2,3%. I dati pubblicati nella giornata di oggi hanno mostrato un calo del sentimento delle imprese pari al 4% nel terzo trimestre. La lettura è nettamente peggiore del declino atteso al 2,5%. La caduta degli investimenti avrà probabili conseguenze sul Pil del terzo trimestre, che verrà pubblicato il 7 dicembre.
Nella mattinata di oggi, le borse cinesi si sono mosse in rialzo, con lo Shanghai Composite e lo Shenzhen Composite che hanno rispettivamente guadagnato lo 0,67% e lo 0,42%. Lo Hang Seng è salito dello 0,47%. Nella mattinata di oggi, la Cina ha pubblicato l’indice ufficiale dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero, che è aumentato a 51,7, al di sopra dell’atteso 51,0. L’indice Caixin/Markit dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero è, invece, sceso a 50,9. Il dato è inferiore alla lettura di ottobre di 51,2, ma pur sempre superiore alle aspettative.
In Giappone, l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero di novembre segna 51,3 a fronte dell’atteso 51,1. In Corea del Sud, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dell’1,3% su base annua. Tuttavia, la lettura è inferiore all’incremento atteso dell’1,5%. L’obiettivo di inflazione della Banca del Giappone è del 2%: gli ultimi dati rafforzano, quindi, la possibilità di ulteriori misure espansive di politica monetaria.
In Corea del Sud, il Kospi ha guadagnato lo 0,2%. Le esportazioni sono aumentate del 2,7%, più dell’1,2% atteso. Le importazioni hanno sperimentato un balzo del 10,1%, decisamente al di sopra dell’incremento atteso del 2,9%. Le esportazioni verso la Cina sono aumentate per la prima volta in diciassette mesi.