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Con l’accordo dell’Opec attuato al 90%, il greggio continua ad aumentare

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David Becker
Pubblicato: Feb 10, 2017, 17:15 GMT+00:00

Le borse europee arrestano l'andamento in rialzo, il Ftse 100 registra l'andamento peggiore e l'Euro Stoxx si muove in ribasso. La tendenza negativa del

Con l’accordo dell’Opec attuato al 90%, il greggio continua ad aumentare

Le borse europee arrestano l’andamento in rialzo, il Ftse 100 registra l’andamento peggiore e l’Euro Stoxx si muove in ribasso. La tendenza negativa del Ftse100 deriva dall’apprezzamento della sterlina. Dopo il rialzo indotto dalle dichiarazioni di Trump nella giornata di ieri, il Dax registra solo modesti guadagni, riuscendo a rimanere al di sopra di quota 11640. Il rimbalzo dei mercati vacilla: in particolare, le borse di Italia e Spagna segnano un andamento nettamente negativo. Le affermazioni dic Mersch, secondo cui la Bce potrebbe cessare di fare riferimento a tassi bassi, si aggiungono alla preoccupazione per la riduzione del programma di allentamento quantitativo. Tuttavia, Mersch ha confermato che tale piano continuerà secondo le tempistiche previste. Il timore per il crollo dell’Eurozona e i dati sulla produzione industriale in Francia sono andati ad aggiungersi al sentimento negativo.

Il Wti s muove in rialzo per la terza giornata, guadagnando più dell’1,1% e avvicinandosi ai massimi della sessione. Prosegue, dunque, il rimbalzo dal minimo delle ultime tre settimane di 51,22$, toccato durante la sessione di mercoledì. Il prezzo viene spinto in rialzo dal rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie), secondo cui l’attuazione dell’accordo di Vienna sulla riduzione della produzione ha raggiunto il 90% a gennaio, il primo dei sei mesi durante i quali l’intesa sarà in vigore. Tuttavia, allargando la prospettiva, non è ancora detto che il consolidamento intorno ai 53,0$, che dura dall’inizio di gennaio, sia terminato.

La riduzione della produzione attuata dall’Opec è bilanciata da un inaspettatamente elevato incremento delle scorte e dell’attività produttiva negli Stati Uniti. I tagli non hanno ancora provocato un calo delle importazioni negli Stati Uniti, ma questo potrebbe verificarsi nelle prossime settimane. Al contempo, dalla Cina giungono segnali di indebolimento della domanda di greggio.

A dicembre, la produzione industriale del Regno Unito aumenta

I dati sulla produzione industriale del Regno Unito per il mese di dicembre hanno superato le aspettative, con una crescita mensile dell’1,1% e una annuale del 3,4%. La previsione media dava una contrazione dello 0,2% mensile e un incremento annuo del 3,2%. La produzione manifatturiera è aumentata del 2,1% su base mensile e del 4,0% su base annua. Tali dati segnano un’accelerazione dal mese precedente, quando le letture erano rispettivamente dell’1,4% e dell’1,7%.

Mersch, membro della Bce, ha lasciato intendere che, prossimamente, l’Eurotower assumerà toni maggiormente da falco. Mersch, membro del Comitato esecutivo, ha dichiarato che, affinché la ripresa continui, la Bce deve mantenere la parola sulla prosecuzione dell’allentamento quantitativo per tutto l’anno. Si torna, quindi, a parlare di un progressivo arresto delle politiche espansive. Mersch ha poi aggiunto che l’inflazione rimarrà contenuta, in chiaro contrasto con un tasso prossimo al 2% in Germania e superiore a tale cifra in Spagna. Inoltre, vi è da dire che, a gennaio, l’inflazione è aumentata in tutta l’Eurozona. Mersch ha, infine, sottolineato che le misure attualmente in vigore non sono state intese per rimanere perennemente in vigore e che la ripresa non può essere sostenuta esclusivamente dalla politica monetaria.

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