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Con il petrolio che scende e l’inflazione in Germania che sale, le borse vanno a consolidare

Da:
David Becker
Pubblicato: Jan 18, 2017, 15:34 UTC

Le borse europee seguono un andamento vario, con il Ftse 100 e l'Ibex in lieve rialzo, mentre il Cac 40, il Dax e il Ftse Mib si muovono in negativo. Con

Con il petrolio che scende e l’inflazione in Germania che sale, le borse vanno a consolidare

Le borse europee seguono un andamento vario, con il Ftse 100 e l’Ibex in lieve rialzo, mentre il Cac 40, il Dax e il Ftse Mib si muovono in negativo. Con la sterlina che perde parte dei guadagni registrati nella giornata di ieri a seguito del discorso di May, il Ftse 100 recupera. Il nervosismo derivante dall’incertezza che circonda il discorso di insediamento di Trump va svanendo e le borse asiatiche sono riuscite a muoversi nuovamente in positivo, col Nikkei che chiude in rialzo dello 0,43%. Lo Hang Seng registra l’andamento migliore di tutti gli altri indici e i mercati cinesi vengono spinti in rialzo dall’ipotesi di un intervento pubblico per assicurare maggiore stabilità, mentre il presidente Xi Jinping è a Davos per il Forum Economico Mondiale. Negli Stati Uniti, le borse si muovono in rialzo, ma gli investitori continuano a esitare. In Europa, i guadagni sono molto limitati e il prezzo del petrolio scende.

Dopo avere segnato il minimo settimanale a 51,57$, il Wti ha perso poco più dell’1,5%, toccando i 51,74$. Nella scorsa settimana, questa varietà di greggio aveva segnato il minimo delle ultime cinque settimane a 50,71$. Tuttavia, il prezzo è aumentato di circa il 14,5% rispetto al prezzo medio dello scorso anno di 45,0$. Il notevole rimbalzo sperimentato dal dollaro nella sessione di oggi ha innescato le vendite nel mercato del greggio dopo la pubblicazione, nella giornata di martedì, del rapporto dell’Eia sulla produttività dei pozzi petroliferi, secondo cui la produzione degli Stati Uniti dovrebbe registrare un incremento a febbraio.

A novembre, la produzione del settore edilizio dell’Eurozona si stabilizza

A novembre, la produzione del settore edilizio dell’Eurozona registra una stagnazione. L’aumento del 2,2% nell’ingegneria civile è stato, infatti, bilanciato da una contrazione dello 0,6% nella costruzione di edifici. Su base mensile, le costruzioni sono salite dello 0,3%, mentre i lavori pubblici hanno sperimentato un rimbalzo dell’1,0% dopo il declino dello 0,9% segnato a ottobre.

In Germania, l’inflazione dei prezzi delle abitazioni registra una netta accelerazione. L’indice dei prezzi delle abitazioni Europace mostra, infatti, un aumento dell’1,02% su base annua nel dicembre dello scorso anno, che rappresenta un ulteriore incremento rispetto al già elevato 9,7% su base annua di novembre. I prezzi delle nuove abitazioni stanno salendo molto rapidamente, in parte a causa della domanda e in parte a causa dell’afflusso di rifugiati. Il dato va ad aggiungersi alla preoccupazione che in Germania si nutre per le politiche espansive della Bce, che potrebbero condurre a insostenibili bolle speculative.

La primo ministro britannica, Theresa May, ha avvertito che il Regno Unito non accetterà alcun negoziato sfavorevole. Tali affermazioni, unite ai dati sull’inflazione in Gran Bretagna superiori alle aspettative, hanno causato un apprezzamento della sterlina. Le posizioni di May e l’ascesa del populismo nel Regno Unito stanno fanno da sfondo al rialzo delle borse britanniche.

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