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Con gli investitori nel limbo, i mercati asiatici si muovono in ribasso

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David Frank
Aggiornato: Dec 4, 2016, 12:55 GMT+00:00

Nella mattinata di oggi, i mercati dell'Asia-Pacifico si sono mossi in negativo dopo la conclusione del rialzo provocato dall'accordo dell'Opec.

Con gli investitori  nel limbo, i mercati asiatici si muovono in ribasso

Nella mattinata di oggi, i mercati dell’Asia-Pacifico si sono mossi in negativo dopo la conclusione del rialzo provocato dall’accordo dell’Opec. L’apprezzamentod el dollaro si è arrestato, mentre gli investitori attendono la pubblicazione del rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti, prevista per la giornata di oggi.

In Australia, lo S&P ASX 200 ha ceduto lo 0,75%, registrando perdite diffuse in tutti i sottoindici. Soltanto quello dell’oro si è mosso in rialzo, guadagnando più dell’1,5%. Le vendite al dettaglio di ottobre superano dello 0,5% quelle dello scorso mese. Ottobre segna il terzo mese consecutivo di incremento. Il dato è migliore dell’atteso 0,3%.

Nella mattinata di oggi, il Nikkei 225 si è mosso in ribasso a causa dell’apprezzamento dello yen, che ha inciso negativamente sui titoli delle imprese esportatrici, i quali tendono a salire quando la valuta nipponica scende. In Corea del Sud, il Kospi ha perso lo 0,7%. Il Pil corretto del terzo trimestre registra un aumento dello 0,6% sul trimestre precedente. La Corea del Sud è stata colpita da uno scandalo di natura politica che coinvolge la presidente Par Geun-hye, la quale ha proposto le proprie dimissioni dato che i partiti di opposizione chiedono che venga sottoposta alla procedura di impeachment.

I mercati degli Stati Uniti si sono mossi in ribasso, mentre si avvicina il referendum costituzionale in Italia. Nel corso della giornata di oggi, verranno pubblicati i fondamentali dati sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti. Gli analisti si aspettano 165000 nuovi occupati rispetto al mese scorso, mentre la disoccupazione dovrebbe rimanere stabile. Le buste paga dei settori non agricoli sono il più importante indicatore delle decisioni della Federal Reserve.

Date le crescenti aspettative sull’inflazione e il programma di spesa pubblica dell’Amministrazione Trump, è probabile che, in avanti, la Federal Reserve adotti un approccio alla politica monetaria decisamente meno da colomba.

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