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A causa dell’assenza di dati economici, l’attenzione si concentra sulle decisioni delle banche centrali

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David Frank
Pubblicato: Sep 19, 2016, 11:29 GMT+00:00

Dopo un periodo di scarsa volatilità a causa della stagione estiva, i mercati finanziari hanno sperimentato un paio di settimane difficili. Proprio ora,

A causa dell’assenza di dati economici, l’attenzione si concentra sulle decisioni delle banche centrali

Dopo un periodo di scarsa volatilità a causa della stagione estiva, i mercati finanziari hanno sperimentato un paio di settimane difficili. Proprio ora, mentre si rafforzano le probabilità di misure di stimolo da parte della Bce, l’euro (EUR/USD) continua a fungere da valuta rifugio. Lo yen e il dollaro si muovono in rialzo, e la moneta unica europea si sta apprezzando sulle valute legate alle materie prime, a più alto rischio, e sulla sterlina. Il Brexit torna a farsi sentire, causando volatilità per la divisa britannica. Secondo le ultime notizie, vi sono i dati sono ben poco positivi per essere in grado di modificare la tendenza dell’euro che, nell’ultima settimana, è andato consolidando.

Il calendario economico di questa settimana è privo di eventi economici di rilievo. Ciò significa che la volatilità dell’euro e delle valute con cui viene cambiato dipenderà dipenderà dalle decisioni delle banche centrali. Sia la Federal Reserve sia la Banca del Giappone pubblicheranno le loro decisioni di politica monetaria nella giornata di mercoledì. La settimana prevede, inoltre, gli interventi di alcuni membri della Banca Centrale Europea.

Tra gli interventi in calendario vi è quello del presidente della Bce, Mario Draghi, previsto per la giornata di giovedì. Il discorso peserà notevolmente sull’andamento del mercato valutario. Le ultime dichiarazioni di Draghi risalgono all’ultima riunione della Bce sulla politica monetaria. In quell’occasione, Draghi affermò che il programma di allentamento quantitativo viene ostacolato dalle limitazioni sui capitali. Il presidente della Bce ha dichiarato: “Abbiamo assegnato ai comitati competenti il compito di lavorare sulla piena attuazione del programma e sulle modifiche necessarie a tale scopo.” Ciò significa che Francoforte ha concentrato la propria attenzione non sulla dimensione dell’attuale programma di allentamento quantitativo, ma sulla sua efficacia.

Qualora la Bce dovesse modificare la politica monetaria nel prossimo futuro, sarebbe proprio Draghi a dover convincere i mercati finanziari dell’efficacia delle misure. Gli investitori non si aspettano niente di grandioso dalla Bce prima della pubblicazione delle prossime statistiche a dicembre. Quel che gli investitori realmente si aspettano sono maggiori discussioni sull’efficacia dell’attuale programma di allentamento quantitativo. Al momento, la questione principale che la Bce deve affrontare è mantenere o meno il tasso sui depositi al -0,40%, dato il progressivo esaurimento di titoli di Stato tedeschi da acquistare. Se il tasso negativo venisse rimosso, la Bce potrebbe acquistare titoli del debito degli Stati periferici dell’Eurozona.

Ciò ci porta alle prospettive per la coppia EUR/USD nel corso di questa settimana. Nel quadro di un euro che continua a essere considerato una valuta rifugio o a basso rendimento, le previsioni rimangono al rialzo. Nel corso della settimana, eventi esogeni provocheranno scarsa volatilità per la moneta unica europea e ne ridurranno la domanda. Qualora la Banca del Giappone e la Fed adottassero posizioni da colomba, le coppie EUR/JPY ed EUR/USD si muoverebbero in rialzo, abbattendo la domanda di euro a causa di un rafforzamento della propensione al rischio.

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