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Bitcoin un po’ debole, colpa di chi scommette sul ribasso?

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Aug 25, 2021, 07:07 UTC

Bitcoin un po’ debole in queste ore. Sarà forse colpa di chi scommette sul ribasso del prezzo nel mercato dei bitcoin future?

bitcoin

In questo articolo:

Ci risiamo, gli shortisti sono in azione sul prezzo del bitcoin e sperano che crolli di nuovo il suo prezzo?

No, forse non questa volta. Anche se sul Chiacago Mercantile Exchange (CME) sono presenti 16 mila short position sul bitcoin future (dati al 17 agosto riportati dal Coindesk), di cui 6 mila contratti sono stati acquistati solo dal 20 luglio in poi. Data significativa perché è il giorno in cui il mercato delle criptovalute ha raggiunto un minimo di periodo e segnato una inversione di tendenza puntando al rialzo visto ad agosto.

Va inoltre ricordato che ciascun contratto comprato al CME rappresenta 5 BTC, quindi se facciamo i conti, 5 x 16 mila = 80 mila BTC (sono circa 3,872 miliardi di dollari) in short position.

Ma probabilmente non si tratta di scommesse al ribasso contro il rialzo dei prezzi del bitcoin, che pure ci potrebbe stare, forse è invece carry trade oppure potrebbe essere semplicemente un acquisto “logistico” fatto dai market makers.

Short position sul Bitcoin e carry trade

Partiamo col dire che il carry trade è una tecnica di investimento usata sui mercati internazionali che consiste nel prendere a prestito capitali in una valuta, per poi investire tali capitali in strumenti finanziari denominati in altre valute. L’obiettivo è di ottenere un rendimento superiore rispetto al costo del finanziamento. Il profitto deriva dalla differenza tra rendimento dell’investimento e costo del finanziamento.

Ecco, alcuni investitori potrebbero essere impegnati in una attività di carry trade con il bitcoin. Ed ecco spiegato il motivo per cui sono stati aperti molti più contratti Bitcoin futures short.

In pratica tali investitori, spesso fondi a leva (hedge fund) hanno comprato bitcoin nel mercato spot contro una posizione corta sul mercato dei futures.

L’obiettivo è appunto quello di fare soldi dalla differenza che intercorre tra il prezzo del futures e i prezzi spot, vendendo il contratto future trimestrale sul CME e comprando criptovaluta nel mercato spot, scommettendo che i prezzi alla fine convergano.

Tuttavia questa differenza, che è nota come premio, si assottiglia con l’avvicinarsi della scadenza del contratto future. Usando la tecnica del carry trade, tuttavia, l’investitore riesce a intascare un rendimento quasi privo di rischi.

Se così stanno le cose, allora non si tratterebbe di vere scommesse al ribasso sul bitcoin piuttosto di una attività di investimento per guadagnare dalla differenza.

Il premio, però, fa notare il Coindesk, è solo del 3% sul CME rispetto ad altre piattaforme che pure permettono contratti futures sul bitcoin (Binance, FTX, OKEx). Sulle altre piattaforme di trading il premio è tra l’8,5% e il 10%.

I market makers

Altra giustificazione di un aumento del numero di short position sul bitcoin future potrebbe provenire dai market makers, ovvero le stesse piattaforme di scambio di criptovalute.

Queste devono garantire ai propri clienti sufficienti riserve di criptovaluta per fare acquisti e vendite sulla loro piattaforma. E dal momento che in queste ultime settimane i volumi di compravendita sono aumentati, allora i market makers acquistano anche short position per garantire ai venditori coperture sul crypto exchange.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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