Pubblicita'
Pubblicita'

Banche tradizionali e Bitcoin, tra timori (UBS) e aperture (Goldman Sachs)

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Jan 17, 2021, 10:35 UTC

Banche tradizionali e Bitcoin, alle prese tra i timori di accogliere le criptovalute come UBS e le pronte aperture come Goldman Sachs.

ubs

In questo articolo:

Il prezzo del bitcoin e delle criptovalute in generale è aumentato in maniera esponenziale negli ultimi mesi, tanto che BTC ha fatto registrare una crescita del 200,15% negli ultimi tre mesi.

Mentre il mercato delle criptomonete vive questa forte ripresa che non si vedeva dal 2017, le banche tradizionali e storiche si dividono tra il sostegno ai nuovi strumenti finanziari e la quasi totale chiusura con avvertimenti anche “spaventosi” rivolti ai propri clienti.

Si va quindi dal tentativo di abbracciare il settore per non perdere l’eventuale treno del cambiamento, alla paura del nuovo.

Il parere di UBS

UBS Global Wealth, ad esempio, di recente ha pubblicato un alert rivolto in particolare ai clienti principianti avvertendoli che il valore raggiunto dal bitcoin e il prezzo delle altre criptovalute, presto andrà addirittura a zero.

Secondo UBS, infatti, nulla impedisce al valore delle criptomonete di tornare a zero quando ad esempio viene lanciata una nuova versione del software meglio progettata o se i cambiamenti normativi “soffocano il sentiment”.

UBS in parte coglie una verità fattuale, ma sembra enfatizzarla oltre limite e lo dicono i dati storici. Ethereum in dicembre ha affrontato un importante upgrade dalla versione ETH 1.0 alla ETH 2.0 che è tutt’ora in corsa. Il prezzo di ether non è però crollato se si guarda l’evoluzione.

Anche il protocollo della Bitcoin Network periodicamente subisce degli aggiornamenti, e l’ultimo è stato appena rilasciato il 14 gennaio 2021 (Bitcoin Core 0.21.0).

Anche guardando all’esplosione della bolla dei prezzi a partire dalla seconda metà di dicembre 2017, possiamo notare come BTC abbia subito un crollo delle quotazioni impressionante (circa l’80% – 85%), ma non un azzeramento (3200 USD a dicembre 2018).

Per UBS Bitcoin è come Netscape…

UBS Global Wealth si avventura, in un suo report ufficiale, in un paragone tra i primi software per la navigazione di Internet come Netscape e Myspace, con gli inizi delle criptovalute.

Secondo UBS i successi iniziali non sono garanzia di successi futuri.

…L’ironia di UBS

AMBCrypto fa notare con un po’ di ironia come UBS, se da un lato scoraggia i suoi clienti dal comprare criptovalute, dall’altra li avverte che sui depositi di valuta fiat inizierà ad applicare interessi negativi.

I clienti UBS che detengono oltre 250 mila franchi svizzeri, ad esempio, dovranno pagare la banca degli interessi negativi per tenerli lì depositati. Una attività che non fa che scoraggiare i clienti dal detenere valuta fiat, che potrebbe benissimo essere convertita in criptovalute, almeno quanto basta ad evitare tassi di interesse negativi sui depositi in fiat.

Goldman Sachs spalanca le porte

Goldman Sachs sembra invece fortemente intenzionata ad approfittare del settore delle criptovalute e così starebbe esplorando la possibilità di offrire ai propri clienti il servizio di custodia, riporta Coindesk.

Il servizio di custodia, secondo la fonte contattata dal magazine online americano, dovrebbe essere attivato presto ma non è nota la tempistica effettiva.

Già JPMorgan (JMP) aveva richiesto la possibilità di attivare un servizio di custodia delle criptovalute per i suoi clienti, nel mese di ottobre del 2020.

Dopo il sostanziale via libera che lo US Office of the Comptroller of the Currency (OCC) aveva dato alle stablecoin, le banche più sensibili al cambiamento si attrezzano per cogliere le nuove opportunità di business.

Le banche e le paure del futuro

Nel report annuale di Bank of America (BAC) del 2018, la banca americana comprendeva i crypto asset tra i rischi per il loro business, ma non erano i soli.

Bank of America in quel report considerava molti dei nuovi player tecnologici (fintech), inseritisi nel settore bancario e finanziario, come dei pericoli per il loro futuro.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'