Nella mattinata di oggi, i mercati asiatici hanno seguito un andamento piuttosto vario, con l'Asx che tocca i minimi degli ultimi quattro mesi e i titoli
Nella mattinata di oggi, i mercati asiatici hanno seguito un andamento piuttosto vario, con l’Asx che tocca i minimi degli ultimi quattro mesi e i titoli nipponici che subiscono il ribasso maggiore. Gli investitori si stanno riversando sugli asset rifugio, spinti dalla crescente preoccupazione per l’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
L’incertezza sul risultato elettorale è tornata a diffondersi nei mercati circa una settimana fa, quando il Fbi ha annunciato la propria intenzione di indagare su altre email della candidata democratica, Hillary Clinton, quando ricopriva l’incarico di segretario di Stato. Dalla pubblicazione della notizia, i sondaggi indicano che la distanza tra i due candidati è sempre più ristretta, specialmente in alcuni Stati di fondamentale importanza. Alcune rilevazioni danno il candidato repubblicano, Donald Trump, in risalita, quando non in vantaggio.
In Giappone, nella giornata di oggi, il Nikkei ha perso circa il 2%, mentre il Topix di Tokyo ha ceduto più del 2% a causa dell’apprezzamento dello yen, che ha esercitato pressione sulle imprese esportatrici. Nella mattinata, lo yen, una valuta rifugio, si è mosso in rialzo sul dollaro, raggiungendo il massimo di quota 102,80. Alle 9:20 ora di Hong Kong, la coppia USD/JPY era a quota 102,87. Tale apprezzamento ha esercitato pressione sulle imprese esportatrici Toyota, Sony e Mazda, che hanno perso più del 6%.
In Corea del Sud, il Kospi ha ceduto lo 0,2%. In Australia, lo Asx 200 si è mosso in ribasso, toccando un nuovo minimo degli ultimi quattro mesi. Il settore energetico è stato trascinato in ribasso dal declino del prezzo del petrolio, perdendo l’1,5%. Il sottosettore finanziario ha ceduto l’1,3%.
Le quattro banche principali dell’Australia si sono tutte mosse in ribasso, con la Nab che registra le perdite più elevate, cedendo il 5,5%. Le azioni della banca sono andate oltre i dividendi, con l’istituto che, nella scorsa settimana, aveva annunciato dividendi di 0,00 AUD per titolo. Durante la mattinata di oggi, le altre banche, come Anz, Westpac e Commonwealth Bank of Australia, si sono tutte mosse in ribasso.
In Cina, i mercati si sono, invece, mossi in rialzo. A Hong Kong, lo Hang Seng ha guadagnato lo 0,2%. A Taiwan, il Taiex è salito di più dello 0,2%. Lo Shanghai Composite si è mosso in rialzo dello 0,2% e lo Shenzhen Composite ha guadagnato circa lo 0,3%.
Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti stanno aumentando la volatilità dei mercati e costituiscono il principale fattore in grado di influire sul loro andamento fino alla prossima settimana, specialmente per quanto riguarda le piazze europee e statunitensi. I cambi con il dollaro, in particolare quello con la sterlina e quello con l’euro, dovrebbero essere caratterizzati da volatilità. Negli Stati Uniti, le elezioni si terranno l’8 novembre.