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In attesa della decisione della Federal Reserve, le borse si muovono in ribasso

Da:
David Becker
Aggiornato: Jun 14, 2017, 16:39 UTC

All'avvicinarsi dell'annuncio del Fomc, le borse europee si sono mosse in rialzo. Dopo i nuovi massimi storici raggiunti alla chiusura dallo S&P 500 e

In attesa della decisione della Federal Reserve, le borse si muovono in ribasso

All’avvicinarsi dell’annuncio del Fomc, le borse europee si sono mosse in rialzo. Dopo i nuovi massimi storici raggiunti alla chiusura dallo S&P 500 e dal Dow Jones, i titoli del settore tecnologico hanno sperimentato un rimbalzo. Il Dax si è mosso in rialzo, avvicinandosi a nuovi massimi storici. Il Ftse 100 ha guadagnato circa lo 0,5%. I mercati asiatici hanno chiuso in modo vario. Il Nikkei ha perso lo 0,08%, mentre lo Hang Seng ha avanzato dello 0,09%. L’ASX ha guadagnato l’1,06%. A causa del declino dei titoli dei settori edilizio e finanziario, le borse cinesi si sono mosse in ribasso, con il Csi che ha chiuso in perdita dell’1,3%. A tale andamento negativo hanno contribuito le ipotesi secondo cui la Banca Popolare Cinese potrebbe attuare una manovra restrittiva dopo quella della Fed. La banca centrale degli Stati Uniti dovrebbe aumentare il tasso sui Federal Fund di 25 punti base.

Nella giornata di venerdì, la Banca del Giappone annuncerà la sue misure di politica monetaria. In base alle aspettative diffuse, non dovrebbe esservi alcuna variazione. A ogni modo, vi è l’elevata probabilità che la Banca del Giappone corregga al rialzo le sue previsioni sull’economia e riveda al ribasso quelle sull’inflazione.

Il mercato valutario rimane stabile, nonostante qualche variazione nella coppia EUR/USD.

Weidmann, uno dei membri più influenti della Bce, ha dichiarato che i rischi associati al programma di allentamento quantitativo stanno generando pressioni politiche sulla Banca Centrale Europea. Ancora una volta, il presidente della Bundesbank ha sottolineato i rischi della politica espansiva attuata da Draghi. Per Weidmann, gli acquisti di titoli di Stato confondono il limite tra politica economica e politica di bilancio. Ciò “può condurre a esercitare pressioni sull’Eurosistema perché la politica ultraespansiva venga mantenuta più di quanto sarebbe corretto con riferimento alla stabilità dei prezzi.” Weidmann ha aggiunto che gli acquisti di titoli del debito sovrano “sono naturalmente più problematici in considerazione dell’effetto disciplinante dei mercati di capitali sulle finanze pubbliche. La differenziazione del rischio tra i vari paesi viene, infatti, significativamente ridotta.”

In Cina, la produzione industriale cresce più del previsto

Nel mese di maggio, la produzione industriale è cresciuta del 6,5% annuo, superando le aspettative che davano il miglioramento al 6,3%. Le vendite al dettaglio sono aumentate del 10,7% annuo. A maggio, gli investimenti di capitale fisso hanno sperimentato una crescita dell’8,6% annuo, inferiore all’8,8% previsto, a sua volta in calo dall’8,9% registrato tra gennaio e aprile. Le aspettative sulle vendite al dettaglio davano un miglioramento del 10,6%. La crescita degli investimenti privati è diminuita dal 6,9% osservato tra gennaio e aprile al 6,8% nel periodo compreso tra gennaio e maggio. Ciò suggerisce una lieve flessione della propensione del settore privato a investire nelle piccole e medie imprese, che continuano a fronteggiare difficoltà di accesso al credito.

Ad aprile, la produzione industriale del Giappone è aumentata del 5,7%, confermando il dato preliminare e superando l’incremento del 3,5% registrato a marzo. La crescita mensile della produzione industriale è stata del 4,4%. A marzo, la produzione era diminuita del 1,9%. Ad aprile, le esportazioni e i titoli sono aumentati rispettivamente del 2,7% e dell’1,5%, confermando le previsioni.

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