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A causa dei toni da colomba impiegati da Draghi, la fiducia diminuisce e le borse si muovono in ribasso

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David Becker
Aggiornato: May 30, 2017, 15:16 GMT+00:00

L'avversione al rischio torna ad aumentare e le borse europee si muovono in ribasso. Le notizie fuorvianti sulla Grecia, le voci di elezioni in Italia, i

A causa dei toni da colomba impiegati da Draghi, la fiducia diminuisce e le borse si muovono in ribasso

L’avversione al rischio torna ad aumentare e le borse europee si muovono in ribasso. Le notizie fuorvianti sulla Grecia, le voci di elezioni in Italia, i toni da colomba adottati da Draghi nelle sue ultime dichiarazioni hanno minato la fiducia dell’Eurozona, pesando sull’euro, così come sui mercati azionari e sui titoli di Stato. L’andamento peggiore è registrato dal Cac 40, che cede circa l’1%. Il Dax ha, invece, perduto lo 0,23%. Nonostante i toni adottati da Draghi, il rendimento dei Bund tedeschi a dieci anni è aumentato di 0,7 punti base.

In Francia, i dati sui consumi nel mese di aprile deludono, mentre la crescita del Pil del primo trimestre viene corretta in rialzo dall’iniziale 0,3% allo 0,4% su base trimestrale. Il taso annuo sale dallo 0,8% all’1,0%. La crescita rimane inferiore allo 0,5% trimestrale raggiunto nel quarto trimestre, ma il dato è incoraggiante e rafforza l’opinione della Bce, secondo cui la ripresa si sta diffondendo nei paesi dell’Eurozona.

I dati mostrano un netto miglioramento degli investimenti fissi lordi che, tuttavia, si accompagna a un rallentamento dei consumi e a una deludente contrazione delle esportazioni nel primo trimestre. Ad aprile, la spesa per i consumi delude e continua a ridursi su base annua. Il mercato del lavoro comincia a migliorare anche in Francia, ma un tasso di disoccupazione giovanile ancora elevato evidenzia la necessità di riforme strutturali. Macron deve sperare di ottenere un’ampia maggioranza alle prossime elezioni legislative al fine di potere attuare le misure proposte durante la campagna elettorale.

La Grecia smentisce le voci sul rifiuto delle misure di salvataggio

La Grecia ha smentito le voci secondo cui il governo di Atene potrebbe rifiutare l’adozione delle misure di salvataggio e il pagamento della prossima tranche del debito senza un’accordo sulla sua riduzione. Il giornale tedesco Bild ha scritto che, in assenza di un’intesa sulla riduzione del debito, la Grecia potrebbe rifiutarsi di pagare la prossima tranche del debito, del valore di sette miliardi di euro. Il ministro delle Finanze greco, Tsakalotos, ha negato che “la Greece non ripagherà il debito a luglio”, sottolineando di avere affermato soltanto che l’esborso non è in questione, “poiché tutte le parti hanno concordato che abbiamo rispettato gli impegni.” Tuttavia, Tsakalotos ha sottolineato che “il governo greco ritiene un esborso senza chiarezza sul debito non sufficiente a fare ripartire l’economia della Grecia.” Il Fmi mantiene una posizione simile, mentre i mercati sono innervositi dalle voci secondo cui la Grecia potrebbe non ripagare i debiti nel prossimo mese. A quanto pare, tale agitazione deriva, almeno in parte, da notizie fuorvianti.

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