Nella mattinata di oggi, i mercati dell'Asia-Pacifico hanno mostrato un andamento piuttosto vario, con gli investitori che seguono l'apprezzamento del
Nella mattinata di oggi, i mercati dell’Asia-Pacifico hanno mostrato un andamento piuttosto vario, con gli investitori che seguono l’apprezzamento del dollaro, provando a cogliere qualche indizio in vista dell’innalzamento dei tassi di almeno 25 punti base da parte della Federal Reserve, previsto per dicembre.
In Australia, lo ASX 200 ha perso lo 0,37%, spinto in ribasso dal declino del sottoindice dei materiali. Il sottoindice dei sanitari ha ceduto l’1,73%.
Gli investitori danno al 92% le probabilità di un innalzamento dei tassi da parte del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, nel mese di dicembre. Nella mattinata di oggi, con un lieve calo delle attività in Asia, si è assistito a una certa riscossione dei profitti.
In Giappone, il Nikkei 225 ha perso lo 0,19%. Per quanto concerne la coppia USD/JPY, alle 9:00 GMT, lo yen era a quota 108,03. Ai 108¥ vi è un livello di supporto cruciale. Nelle prime ore della sessione, il cambio ha raggiunto il massimo a quota 107,75.
Nella mattinata di oggi, l’indice del dollaro, che misura l’andamento della valuta degli Stati Uniti contro un paniere di valute, si è mosso in lieve ribasso. Alle 9:00 GMT, l’indice cedeva lo 0,37% per scendere intorno a quota 99,66. Nel corso della notte, durante la sessione statunitense, l’indice del dollaro aveva raggiunto i massimi degli ultimi undici mesi a quota 100,11.
Osservando rapidamente i mercati delle materie prime e, in particolare, quello dell’oro, i contratti future sull’oro sono aumentati dello 0,49% per raggiungere i 1227,45$ all’oncia alle 9:00 GMT. Durante la sessione statunitense, l’oro ha toccato i minimi degli ultimi cinque mesi a 1211,08$ all’oncia. L’apprezzamento del dollaro e le sempre più forti aspettative di un innalzamento dei tassi da parte della Fed a dicembre continuano a premere sull’oro.