Nella mattinata di oggi, in Corea del Sud, il Kospi ha perso più dell’1,2%. In Giappone, grazie al deprezzamento dello yen, che ha sostenuto le imprese esportatrici, il Nikkei 225 è salito di più dello 0,9%. La coppia USD/JPY si è mossa in rialzo dello 0,28%, raggiungendo quota 103,84 al di sopra della quotazione di 102¥ toccata nella scorsa settimana. I mercati nipponici guardano sempre con favore al ribasso dello yen, date le numerose imprese esportatrici quotate in borsa. Uno yen deprezzato si traduce, infatti, in profitti più elevati quando la valuta estera viene convertita nella divisa nipponica.
Per quanto concerne le notizie sulle imprese giapponesi, Takata, azienda produttrice di airbag, ha subito un crollo di più dell’8% a seguito della pubblicazione di un articolo sul Wall Street Journal, secondo cui la società starebbe valutando la bancarotta negli Stati Uniti. Un simile esito permetterebbe a un investitore esterno di salvare l’azienda, colpita da una serie di guasti agli airbag prodotti.
In Cina, i mercati finanziari hanno riaperto dopo una lunga pausa per i festeggiamenti della settimana d’oro. Nella giornata di ieri, la Banca Popolare Cinese ha fissato il tasso midpoint dello yuan a 6,7008 dollari, che segnano il minimo dal settembre del 2010. Nella mattinata di oggi, lo Shanghai Composite ha guadagnato lo 0,3%, mentre lo Shenzhen Composite ha ceduto lo 0,4% dopo essersi mosso in rialzo dello 0,6% per gran parte della giornata.
