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Una Finestra sull’Europa: il Coronavirus non è Ancora una Minaccia per gli Indici Europei

Da:
Alberto Ferrante
Aggiornato: Jan 30, 2020, 06:56 UTC

Mentre il Coronavirus continua a minacciare l'economia cinese con il rischio di spingere il PIL sotto il valore del 5%, dopo i già timidi risultati

Una Finestra sull’Europa: il Coronavirus non è Ancora una Minaccia per gli Indici Europei

Mentre il Coronavirus continua a minacciare l’economia cinese con il rischio di spingere il PIL sotto il valore del 5%, dopo i già timidi risultati dell’ultimo trimestre, in Europa a metà settimana le borse chiudono comunque in rialzo.

Nonostante le recenti notizie sul calo delle vendite al dettaglio in Spagna, Madrid ha chiuso in verde (+0,66%) a 9.546 punti. Seguono Parigi (+0,49%) e Francoforte (+0,16%).

Anche Piazza Affari ha chiuso in rialzo del +0,55%, con Pirelli e Nexi in testa, mentre Mediobanca si ferma a 9,51 euro ad azione, con una perdita dello 0,75%. Nel complesso, a Milano il settore bancario ha mostrato risultati particolarmente altalenanti, con BancoBPM al +1,56% e BPER Banca e Unicredit in lieve calo (rispettivamente -0,88% e -0,02%). Buone invece le performances di Leonardo (+3,41%) e di TIM (2,32%), che si prepara ad analizzare i vari dossier ancora aperti.

Gli indici tedeschi e francesi

Dopo il recente crollo dell’Import Price Index tedesco su base mensile, per oggi 30 Gennaio 2020 si attende un netto miglioramento rispetto al -2,1% della scorsa rilevazione. Il DAX 30, soggetto a una vistosa pressione al ribasso negli scorsi giorni, ha ieri guadagnato gli onori (o i disonori) della stampa dopo l’impennata del prezzo di Apple nella sessione di pre-market: il gigante americano vale da solo quanto tutto l’indice tedesco.

Il DAX30 ha infatti chiuso in lieve rialzo, dopo aver raggiunto un serio minimo intorno alle ore 15, a 13.303,00.

Per quanto concerne invece il CAC 40, anche l’indice francese ha chiuso in verde, al +0,49%. La performance migliore, in questo caso, è stata quella di Safran SA (+3,84%), seguita da Legrand SA (2,45%) e Compagnie Generale des Etablissements Michelin SCA (1,74%).

Risultati fragili invece per Capgemini, che è crollata dell’1,33%, e per Sodexo SA e l’operatore telefonico Orange SA, rispettivamente scesi dell’1,31% e dell’1,11%.

L’indice VIX che misura la volatilità implicita delle opzioni, applicato al CAC 40, è sceso del 2,99% a quota 14.58.

Il Coronavirus congela l’Automotive

L’impatto dell’epidemia cinese si è certamente sentito per il settore dell’automotive, con le principali aziende europee che stanno già considerando di rimpatriare il loro personale. E’ il caso di Renault, Nissan e Honda, che ieri hanno comunque chiuso in verde.

Diverso il discorso per BMW che aveva chiuso a 66,55 euro ad azione (-0,40%) e Volkswagen che perde l’1,47%.

Ieri, il Parlamento Europeo in plenaria a Bruxelles ha dato il via libera all’accordo per il Brexit con 621 voti favorevoli. L’atto dovrebbe essere adottato oggi come da prassi, prima dell’addio definitivo.

I rapporti bilaterali tra il Regno Unito e il resto dell’Unione verranno discussi per tutto l’anno tramite negoziati, ma Boris Johnson ritiene di poter definitivamente concludere il divorzio entro la fine dell’anno. L’FTSE 100 ha comunque chiuso in lievissimo rialzo (+0,038%).

La giornata di oggi, 30 Gennaio 2020

Come naturale, i mercati attendono ancora di comprendere quali possano essere gli esiti di breve periodo dell’epidemia di Coronavirus sull’economia globale. Lo sforzo cinese per contrastare i contagi sembra non aver ancora sortito gli effetti sperati e, si ripete, tante aziende europee hanno deciso di prendere precauzioni. Anche Ikea ha recentemente confermato di aver chiuso alcuni punti vendita nella regione cinese di Wuhan.

Per oggi si attende anche l’adozione dell’atto che rende definitiva la Brexit del Regno Unito. In queste ore, non è da escludere una maggior volatilità per l’indice britannico e per la sterlina.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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