Speciale Rame – Cala l’attività estrattiva a Luglio

I dati preliminari sul mese di Luglio, rilasciato lo scorso 29 Ottobre, hanno mostrato un calo dell’attività estrattiva di circa un punto percentuale rispetto ai primi mesi del 2019. La produzione in Cile, il più grande paese produttore di miniere di rame al mondo, è diminuita del 2% principalmente a causa della riduzione di vene di rame e a causa di alcune interruzioni della produzione che si sono verificate all’inizio dell’anno.

Dopo una crescita del 13% nel 2018, la produzione aggregata nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e nello Zambia è diminuita del 1,5% a seguito di sospensioni temporanee nelle miniere SX-EW, riduzioni della produzione pianificata e a vincoli operativi. Cala anche la produzione in Indonesia del 55% a causa di uno spostamento delle due principali miniere del paese.

I dati preliminari indicano che la produzione raffinata mondiale è rimasta sostanzialmente invariata nei primi sette mesi del 2019 con la produzione primaria (elettrolitica ed elettrolitica) in calo dello 0,5% e la produzione secondaria (dagli scarti) in aumento dell’1,5%.

Il bilancio preliminare mondiale del rame nei primi sette mesi del 2019 indica un deficit di offerta di circa 325.000 tonnellate, dato che si basa sull’utilizzo di rame in Cina, eccezion fatta per le quantità non dichiarate. Il saldo mondiale del rame raffinato adeguato alle variazioni delle quantità cinesi in magazzino ha indicato un deficit di mercato di circa 297.000 tonnellate.

Previsioni

Quest’oggi i prezzi del rame quotato al COMEX sono saliti dello 0,5% ottenendo i maggiori guadagni durante i primi scambi a Wall Street. I mercati hanno prezzato le notizie positive riguardanti la guerra dei dazi fra USA e Cina – Usa ed Europa. Buoni anche i dati Cinesi sulla scia di quelli già usciti lo scorso Venerdì e che hanno sospinto i prezzi più in alto.