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Si muovono le commodity currency

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David Ruscelli
Pubblicato: Oct 2, 2016, 16:29 GMT+00:00

E’ una volatilità sempre più bassa quella che sta accompagnando EurUsd da qualche mese a questa parte. Le Bande di Bollinger sui grafici a scala mensile

Si muovono le commodity currency

E’ una volatilità sempre più bassa quella che sta accompagnando EurUsd da qualche mese a questa parte. Le Bande di Bollinger sui grafici a scala mensile sono forse lo strumento migliore per capire questo fenomeno. Come appare evidente dal grafico la upper e la lower band di Bollinger non sono mai state così vicine come ora. Un segnale di volatilità repressa che quando esploderà farà saltare molti degli equilibri sui quali poggiano i mercati valutari. Non ci è dato sapere quale sarà la direzione, ma certamente tenere pronte ed affilate le armi per entrare long sopra 1.15 e short sotto 1.08 rappresenta quasi un passaggio obbligato per trader alla disperata ricerca di trade su EurUsd.

Interessante sviluppo tecnico da parte di UsdNok. Il cambio sembra segnalare non solo un ritorno di interesse verso la divisa norvegese, ma anche una possibilità di accelerazione nel prezzo del petrolio se certe condizioni si realizzeranno. Come si vede dal grafico la zona di 8 nel rapporto UsdNok è cruciale in quanto per diverse volte nel corso degli ultimi mesi è stata sollecitata senza mai cedere. Se uno sfondamento verso il basso dovesse concretizzarsi allora avremmo una formalizzazione di un classico testa e spalla ribassista che avrebbe ovviamente impatti benefici anche per il rapporto di cambio tra Nok ed Euro appoggiato sul supporto di 9.00. Inevitabile associare a quel punto una fase di forza del petrolio che con tutta probabilità avrebbe la capacità di sfondare area 50/51. Senza ombra di dubbio le prossime settimane saranno decisive per la corona norvegese.

Altro rapporto di cambio che si trova di fronte ad un muro tecnico di tutto rispetto è AudUsd. Come vediamo dal grafico serve una prova di maturità della divisa australiana adesso che la resistenza offerta dalla trend line ribassista è stata raggiunta. Se dovessimo solamente guardare il rapporto di cambio con la tecnica delle Ichimoku cloud potremmo concludere che siamo prossimi ad un esaurimento del ciclo favorevole di rialzo. La lagging line (ovvero il prezzo di 26 settimane fa) è infatti arrivato ad un punto a cui dovrebbe fare seguito un ribasso. Se così non sarà e se AudUsd sfonderà con decisione 0.77, allora la parola inversione di tendenza potrà essere usata per la valuta oceanica.

 

Evidentemente i flussi di capitale in uscita dal Messico sono imponenti se la Banca Centrale messicana ha dovuto ricorrere ad un aumento di tassi di mezzo punto (ora 4,75%) per fermare la svalutazione del Peso. Peccato che questa manovra arrivi in un momento economico non di economia surriscaldata, ma di recessione come ha confermato l’ultimo dato sul Pil. Un pessimo segnale quindi che potrebbe anche andarsi ad incastrare nella possibilità che Trump vinca la corsa alla Casa Bianca.  Ora si tratterà di capire se il bearish engulfing pattern mensile realizzato su UsdMxn sarà propositivo per un corposo ribasso fino a 18.5 oppure altro non è che una pausa prima di una nuova accelerazione verso l’alto che metterà a dura prova le riserve valutarie messicane.

 

David Ruscelli

Forex Strategico

 

 

 

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