Trump e Yellen, due variabili chiave I mercati cominciano ad essere impostati in modalità novembre vista l’importanza degli eventi che caratterizzeranno
I mercati cominciano ad essere impostati in modalità novembre vista l’importanza degli eventi che caratterizzeranno gli Stati Uniti nell’undicesimo mese dell’anno. Il 2 novembre toccherà alla Federal Reserve decidere sulla politica monetaria, mentre la settimana dopo si porrà fine alla corsa elettorale Trump-Clinton, corsa che sembrerebbe al momento avere un esito scontato a favore dell’ex First Lady. Per quello che riguarda i tassi, le dichiarazioni di Yellen e Fischer confermano ciò che i tassi a breve stanno segnalando con insistenza. I tassi Libor a 3 mesi toccano infatti 0,90%, certi che la stretta probabilmente a dicembre ci sarà. Finiti i confronti televisivi a questo punto la corsa elettorale entra nella sua ultima fase, quella forse più intensa per catturare i voti degli indecisi. Sullo sfondo rimane un’economia che zoppica, ma non cede. Nella settimana entrante attenzione ai dati del 26 ottobre su vendita case e scorte, seguiti il 27 ottobre dagli ordini di beni durevoli e soprattutto il 28 ottobre dal dato sul Pil del terzo trimestre.
Dopo il meeting BCE concluso con un nulla di fatto, gli investitori stanno cercando di capire cosa potrà succedere da qui a marzo 2017, data in cui ufficialmente terminerà il QE della BCE. Verrà prorogato, inizierà il tapering, o altro ancora? Draghi non ha fornito particolari e così il mercato guarderà subito con attenzione ai dati Pmi europei del 24 ottobre a cui farà seguito l’indice Ifo tedesco il giorno successivo. Interessanti anche i dati inglesi della settimana di cui parleremo di seguito
Il Messico vivrà una settimana particolarmente ricca di dati con disoccupazione (24 ottobre), vendite al dettaglio (25 ottobre) e bilancia commerciale (26 ottobre). Pochi gli eventi/dati nel resto del mondo, ma riteniamo di particolare interesse il giorno 27 ottobre per la Scandinavia. In quel giorno infatti Svezia e Norvegia decideranno sui tassi di interesse.
Come si diceva prima, per la Gran Bretagna questa settimana sarà particolarmente interessante in quanto il 27 ottobre verrà pubblicato il Pil del terzo trimestre. Conosceremo quindi la crescita britannica proprio in quel periodo dell’anno in cui si è tenuto il referendum sulla Brexit ed il banco di prova sarà particolarmente importante anche in ottica politica. Dal punto di vista valutario la Sterlina rimane debole, ma per il momento sembra imballata sui minimi. Per quello che riguarda ad esempio EurGbp vediamo come la soglia psicologica di 0,90 sta resistendo, ma più il tempo passo più i supporti di breve si avvicinano. Considerando che l’indicatore di forza del trend Adx è sopra 30 ed in accelerazione, la teoria indica nella media mobile a 20 giorni il punto ideale in cui entrare (o rientrare) long. Il caso di gennaio 2016 è eloquente con il cross che vide esplodere l’adx sopra quota 50 ed al primo ritorno sul supporto a 20 giorni fu opportuno andare long per cavalcare il trend. Stessa cosa potrebbe succedere ora, con 0.886 che rappresenta il punto ideale di sostegno per assistere ad un nuovo ingresso dei compratori.
David Ruscelli