Rame, Analisi Fondamentale Giornaliera – Trump butta altra benzina sul fuoco

I prezzi del rame a Londra hanno aumentato le perdite per la terza seduta consecutiva questo Martedì dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di  voler andare avanti con l’aumento delle tariffe su $ 200 miliardi di beni cinesi importati.

Il rame è diminuito di circa il 15 percento a Londra dall’inzio del 2018 e molti sostengono che la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina danneggerà ben presto la domanda di tutti i metalli industriali.

In un’intervista con il Wall Street Journal, Trump ha detto è “altamente improbabile” che avrebbe accettato la richiesta della Cina di bloccare l’aumento previsto delle tariffe dal 10 percento a 25 percento che dovrebbe entrare in vigore il 1 gennaio. Trump, che dovrà incontrare il presidente cinese Xi Jinping
a margine del vertice del G20 a Buenos Aires questa settimana, ha detto che se i negoziati non dovessero portare a nulla, avrebbe anche imposto tariffe sul resto delle importazioni cinesi.

“Gli investitori continuano a monitorare la situazione intorno al Conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina, probabilmente con l’imminente vertice del G20 che potrebbe vedere il presidente Trump e il presidente Xi sedersi e discutere di affari”, ha detto ANZ in una nota.

Previsioni

Il rame di tre mesi sul London Metal Exchange era sceso dell’1 per cento a 6.130 dollari a tonnellata ad apertura dei mercati europei, estendendo un calo dello 0,3 percento rispetto alla sessione precedente. Il contratto di rame gennaio è risultato essere il più scambiato sui Futures di Shanghai.
Lo scambio ha chiuso in calo dello 0,8 percento a 48.880 yuan
($ 7.033,30) una tonnellata.

Il rame quotato il Comex alle 15:00 perde lo 0,7% in calo a 2,75 dollari per oncia.