Dr Copper ostaggio della guerra commerciale fra accuse di furti tecnologici e favoreggiamento all'Iran
Tranquilla giornata di negoziazioni nel mercato del rame che ha accumulato un discreto guadagno quest’oggi, dopo essere stato trascinato ieri in negativo dall’Alluminio e dalle notizie riguardanti al colosso russo Rusal. Le contrattazioni di questi giorni non hanno confermato ne avallato la ripresa del metallo di base, che è ancora sulla difensiva in attesa di nuove notizie provenienti dai negoziati USA-Cina.
Il rame quotato a Shangai è rimasto per lo più invariato, con i commercianti e gli industriali che hanno già da tempo completato il rifornimento in vista del capodanno cinese. Alcuni venditori di rame di qualità standard, non desiderosi di dirottare in perdita, hanno tenuto le contrattazioni con uno sconto di 160-100 yuan per tonnellata a metà sessione asiatica.
I negoziati fra Usa e Cina sono ora compromessi dal caso Huawei, con Meng Wanzhou, figlia del fondatore del colosso cinese, che rischia 30 anni per frode bancaria e traffici con l’Iran. Alle accuse formali si aggiunge quella indirizzata ad alcuni dipendenti del gigante tecnologico che avrebbero cercato di rubare parti di un robot di T-Mobile. Pechino ha replicato come segue: «Accuse ingiuste e immorali».
È intanto in arrivo a Washington Liu He, vicepremier cinese con delega per l’economia. Trump, dopo il fermo di Meng in Canada l’1 dicembre, ha detto che potrebbe intervenire nella inchiesta per motivi di interesse nazionale. Pechino ha arrestato due uomini d’affari canadesi, il premier di Ottawa Justin Trudeau ha licenziato il suo ambasciatore a Pechino per aver sostenuto che Meng ha buone ragioni per essere liberata e non estradata negli Usa. Insomma: il caso Huawei, con le sue enormi implicazioni internazionali (la tecnologia 5G) ha indubbiamente anche contorni politici oltre che giudiziari. A Pechino la prima reazione è stata del portavoce del Ministero per l’industria e la tecnologia, secondo il quale i due atti di accusa americani sono «ingiusti e immorali». Huawei in un comunicato si dice «delusa di apprendere delle accuse» e di aver cercato di discuterne con il Dipartimento per la Giustizia Usa, ma che la sua richiesta è stata respinta senza spiegazioni.
In attesa dei negoziati quest’oggi alle 14:30 il rame quotato al COMEX è in rialzo dello 0,8% scambiando ora a quota 2,70 dollari per libbra. I prezzi del rame di Londra sono aumentati dello 0,3 per cento a $ 6,017 dollari la tonnellata, mentre il rame ShFE è scivolato dello 0,1 per cento a 47.580 yuan.
Le azioni asiatiche hanno registrato perdite marginali questa notte ed il dollaro americano è stato visto scambiare vicino ai minimi di due settimane.
Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.