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Prezzi Oro: Forse la Scusa dell’Inflazione Transitoria non Funziona Più

Da:
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Oct 25, 2021, 18:17 UTC

L'oro punta alla resistenza principale. Che succederebbe se l'inflazione intaccasse gli utili societari?

prezzo dell'oro

I prezzi dell’oro quotato in dollari al Cme-Comex hanno avviato la settimana al rialzo. Il mercato non ha quindi risentito ulteriormente delle prese di beneficio scattate venerdì scorso subito dopo il raggiungimento dei massimi relativi di quota, 1815.5 su livelli non che si vedevano dal 7 settembre scorso. I supporti di breve periodo si sono posizionati a 1772.8/74.4 e 1757.0. Entrambi costituiranno punti di probabile ripartenza del rialzo in caso di arretramenti fino a venerdì prossimo. Alle ore 17.25 CET il contratto future con scadenza a dicembre quota 1809.2, con un guadagno del +0.72 rispetto alla chiusura di venerdì scorso.

L’inflazione è “transitoria”? Lo sostiene solo Powell.

Tra le fila degli analisti e degli economisti veterani del mercato dell’oro si sta rafforzando l’opinione che l’aumento dell’inflazione globale sia qualcosa di più di un semplice fenomeno transitorio. Sono proprio le crescenti preoccupazioni sull’inflazione a sostenere gli scambi sul metallo giallo, che tecnicamente è già orientato al raggiungimento dei massimi già toccati a luglio, agosto e settembre fra i 1835/1840. Gli utili delle principali società quotate sui listini americani sono risultati generalmente molto positivi, contribuendo a tenere nell’ombra le inquietudini sulla “stagflazione”, ossia sull’aumento dei prezzi accompagnato dalla stagnazione della crescita economica. L’amministrazione Biden ha fatto sapere nel fine settimana che si sta avvicinando un voto del Senato per ridurre il piano di spesa del governo, e il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni ha toccato minimi giornalieri a 1.6240%, in calo rispetto ai massimi degli ultimi 5 mesi raggiunti la scorsa settimana a 1.7000%.

Secondo Daniel Pavilonis, senior market strategist di RJO Futures, “ci si sta avvicinando al punto in cui l’inflazione comincerà ad avere un impatto sugli utili ed anche la Federal Reserve sta cominciando a rendersene conto”. Nel frattempo, però, il presidente della Fed Jerome Powell è tornato a ribadire la sua opinione secondo cui l’inflazione elevata probabilmente diminuirà il prossimo anno. Secondo Powell la Banca Centrale USA dovrebbe iniziare a ridurre presto i suoi acquisti di asset. L’attenzione degli investitori è concentrata adesso sulle riunioni della Banca del Giappone e della Banca centrale europea previste per giovedì. Il prossimo incontro della Fed degli Stati Uniti è previsto invece per il 2-3 novembre.

Il Quadro Tecnico per il Future sull’Oro

Su grafico intraday a scansione di 30 minuti è ben visibile la rapida flessione dei prezzi avvenuta venerdì scorso, ed il successivo recupero proseguito dopo l’avvio di sessione odierno. E’ già possibile aggiornare la disposizione del supporto principale a 1-2 sedute, disposto adesso a 1791/93. Sulla tenuta di questo livello poggiano le aspettative di allargamento del recupero fino al test dei 1835, livello di resistenza molto forte, da cui i valori sono già stati respinti per ben tre vote da luglio in poi. Da un punto di vista tecnico l’esposizione rialzista di breve/brevissimo periodo va protetta con stop sotto 1791, con violazione del livello confermata da una chiusura su grafico a 30 minuti. L’eventuale cedimento dei 1791 non potrebbe compromettere il quadro rialzista di fondo, ma ne rallenterebbe lo sviluppo, gettando le basi per un ultimo test dei supporti “maggiori” disposti a 1772.8/74.4 e 1757.0.

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