Prezzi Gas Naturale Respinti Dalla Resistenza, Ma Gli Hedge Fund Sono in Netta Posizione Long

I prezzi del gas naturale, quotato in dollari al Nymex, stanno attraversando sin dal picco dell’11 giugno scorso una fase di correzione, che oggi ha raggiunto il minimo relativo di 2.759. Complessivamente, il mercato ha perso il -12.66% in meno di 7 sedute.

Il grafico a candele settimanali evidenzia la presenza di un’ampia fascia di resistenza intermedia, con valenza riferibile alle prossime due/quattro settimane, che si estende fra 3.065 e 3.160. Finora il mercato è stato respinto da tale resistenza, ma non evidenzia indicazioni di esaurimento del trend dominante, rialzista sin dai minimi di febbraio. 

Attualmente solo la violazione del forte supporto situato fra 2.475 e 2.500 potrebbe compromettere lo scenario di fondo, che proietta obiettivi di tendenza fra 3.515 e 3.575.

Posizione Lunga per gli Hedge Fund

Gli investitori stanno manifestando un crescente ottimismo riguardo alle prospettive dei prezzi del gas negli Stati Uniti. Il sentiment è maturato nonostante i limitati progressi nella riduzione delle scorte accumulate dopo il mite inverno del 2023/24. Dal 5 all’11 giugno gli hedge fund e altri money manager hanno acquistato l’equivalente di 332 miliardi di piedi cubi (bcf) in contratti futures e opzioni legati ai prezzi di Henry Hub in Louisiana.

Secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission degli Stati Uniti, i gestori di fondi sono stati acquirenti netti in sei delle ultime otto settimane. La loro posizione è passata da una netta corta di 483 bcf il 16 aprile (nel 19° percentile) a una netta lunga di 1.123 bcf (nel 59° percentile per tutte le settimane dal 2010). La comunità degli hedge fund ha costruito quindi la posizione più rialzista sul gas da oltre un anno, precisamente dall’aprile 2023. 

Questo aumento dell’ottimismo è avvenuto nonostante le scorte rimangano ben al di sopra della norma stagionale e mostrino solo una limitata, se non nulla, normalizzazione. Secondo quanto riferisce Reuters, al 7 giugno le scorte erano di 605 bcf (+26% o +1,47 deviazioni standard) superiori alla media stagionale decennale precedente. L’eccedenza si è ridotta solo leggermente rispetto ai 662 bcf (+40% o +1,47 deviazioni standard) del 15 marzo. 

Quadro Tecnico e Operativo a 1-2 Sedute

Il grafico a barre da 30 minuti mostra i prezzi oscillare da questo pomeriggio all’interno dell’area occupata dai supporti di breve/brevissimo periodo situati a 2.810 e 2.736. Si tratta di un’area tecnica da cui dovrebbe scattare, sin dalle prossime ore, una reazione. 

Ci aspettiamo, entro la fine della sessione di martedì 18 giugno, il raggiungimento di un obiettivo principale a 2.940, passando per un primo target intermedio a 2.887. Lo scenario verrebbe immediatamente interrotto dall’eventuale cedimento del supporto principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti sotto 2.736.

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