Mentre l'oro continua a crescere verso la soglia di resistenza, il petrolio e soprattutto il gas naturale stanno mostrando una nuova debolezza.
Nel corso della seduta di ieri, come previsto il prezzo dell’oro ha continuato a crescere lentamente, raggiungendo in serata quota 1860 dollari circa. Il petrolio ha continuato invece a contrarsi, insieme al gas naturale.
Come accennato, il prezzo dell’oro ha continuato a crescere in queste ore e attualmente si trova a 1866 dollari l’oncia.
La nuova fascia di resistenza a quota 1879 dollari potrebbe essere intercettata già nelle prossime ore, dal momento che secondo l’ultima analisi tecnica il momentum pare positivo.
Per quanto riguarda il petrolio, invece, il prezzo del Wti alle ore 8:15 è in calo a 45,39 dollari l’oncia e il Brent è scambiato a 48,3 dollari.
La crescita continua dei contagi da Covid-19 sembra adesso iniziare a impensierire gli investitori e soprattutto per il Wti la soglia oramai prossima dei 45,3 dollari rappresenta un supporto importante che, se infranto, potrebbe far scivolare ulteriormente il prezzo.
Infine, il gas naturale è sceso fin sotto i 2,5 dollari, oltre una fascia di supporto che si riteneva potesse frenare il crollo. A questo punto, se il prezzo non dovesse rimbalzare presto, è possibile che il mese di Dicembre continui con il medesimo tenore fino a quando gli investitori non inizieranno a guardare alle prospettive per il 2021.
La settimana si è aperta ancora con gli indici europei tutti in lieve difficoltà, in attesa delle misure della BCE.
Il FTSE MIB di Piazza Affari ha chiuso la sua seduta in calo del -0,32%, mentre il CAC40 di Parigi e il DAX30 di Francoforte hanno chiuso rispettivamente in calo del -0,64% e del -0,21%.
Male anche l’Ibex-35 di Madrid, in contrazione del -0,57%.
La nuova settimana continua quest’oggi con diversi dati provenienti dal Giappone, come i salari medi mensili, i consumi delle famiglie, il PIL trimestrale e il reddito generale.
La giornata proseguirà poi con il saldo della bilancia commerciale francese, l’indice ZEW delle condizioni economiche tedesche e la variazione del livello di occupazione nel terzo trimestre dell’anno in UE, insieme ai dati del PIL.
E’ poi il turno della produttività non agricola statunitense e delle previsioni dell’EIA degli Stati Uniti sull’energia nel breve termine, che rappresentano le prospettive sui mercati energetici.
Domani, 9 Dicembre 2020, si conoscerà il saldo della bilancia commerciale tedesca e la produzione industriale spagnola, oltre alle scorte di petrolio greggio statunitense, che chiaramente influiranno sull’andamento della risorsa.
Alle scorte di petrolio si aggiungeranno come sempre i dati sulla produzione di carburante e sulla produzione di benzina.
La settimana prosegue Giovedì con il PIL del Regno Unito, la sua produzione industriale e manifatturiera e il saldo della bilancia commerciale a Ottobre 2020.
A metà giornata si conosceranno anche le dichiarazioni sulla politica monetaria della BCE e le decisioni sul tasso d’interesse e sul tasso sui depositi in Unione Europea.
La riunione della BCE rappresenterà probabilmente l’evento principale della settimana, che potrebbe stupire i mercati e in parte rallentare la corsa dell’euro.
Infine, dagli Stati Uniti giungeranno diversi dati come l’indice dei prezzi al consumo e le richieste di sussidi di disoccupazione settimanali.
Venerdì infine la settimana volgerà al termine con l’IPC tedesco, francese e spagnolo e con la produzione industriale italiana a Ottobre 2020 e il tasso trimestrale di disoccupazione.
Salvo cambiamenti, dovrebbe tenersi anche il report della Bank of England sulla stabilità finanziaria e i discorsi di Quarles, membro del FOMC statunitense.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.