Il gas naturale ha recuperato la forte perdita della seduta precedente, mentre oro e petrolio greggio restano pressoché stabili.
Oro, petrolio e gas naturale continuano a muoversi lentamente rispetto ai loro nuovi valori di consolidamento, anche a causa dei ridotti volumi di scambio. L’oro è rimasto stabile ieri, mentre il greggio si è spinto in lieve rialzo e il gas naturale ha recuperato parte delle perdite degli scorsi giorni.
Il prezzo dell’oro si trova ancora intorno all’EMA a 50 giorni, a 1880 dollari, un valore a cui il metallo prezioso ci ha già da tempo abituati per la sua difficoltà a superare definitivamente la soglia di resistenza psicologica a 1900 dollari l’oncia.
Sebbene il trend resti positivo, per un rialzo sostenuto occorrerà quindi infrangere la soglia dei 1900 dollari e successivamente quella a 1912 dollari, che rappresenta il valore più elevato raggiunto questo mese.
Il petrolio greggio Wti è riuscito invece a recuperare le ultime perdite e tornare a quota 1800 dollari al barile. Il Brent ha invece superato i 51 dollari al barile.
Evidentemente, le misure di stimolo statunitensi, dopo il via libera al pacchetto del Senato per i cittadini disoccupati, hanno permesso agli investitori di guardare nuovamente avanti, come fatto anche in precedenza.
Il principale rischio è rappresentato dall’impatto dei contagi post-vacanze che potrà pesare particolarmente sul prezzo del greggio, ma allo stato attuale per i prossimi giorni potrebbe attendersi ancora un lieve rialzo o un consolidamento sopra i valori attuali di 48 e 51 dollari rispettivamente.
Il gas naturale si è portato nuovamente in rialzo dopo essere scivolato negli scorsi giorni fino a 2,2 dollari. Nella serata di ieri, infatti, il gas era scambiato nuovamente a 2,44 dollari, archiviando un rialzo del +6% e stamattina resta stabile intorno a questi valori.
Adesso, l’EMA a 50 giorni si trova a quota 2,70 dollari, un livello che continua a rappresentare una soglia di resistenza certamente non agevole da approcciare, dopo la delusione degli investitori a causa di queste prime temperature invernali tutt’altro che rigide.
La giornata di ieri si è rivelata molto complessa per i listini europei, che hanno vissuto una seduta caratterizzata da una sostenuta volatilità.
A Milano, l’indice FTSE MIB di Piazza Affari ha chiuso in calo del -0,13% a quota 22.259 punti, riducendo solo nel finale le perdite del primo pomeriggio.
Simile anche l’andamento del DAX30 di Francoforte, in calo del -0,21%, mentre il CAC40 di Parigi e l’Ibex-35 di Madrid hanno chiuso poco sopra il pareggio, rispettivamente in rialzo del +0,42% e +0,24%.
La settimana dei mercati continua oggi 30 Dicembre 2020 con l’indice dei prezzi all’importazione in Germania e dell’IPC spagnolo. Dall’Italia giungeranno invece i dati sul saldo della bilancia commerciale italiana (extra-UE) e si attenderanno anche diversi dati statunitensi. Tra questi, si segnala l’aggiornamento settimanale sulle scorte e importazioni di petrolio greggio, benzina e raffinati.
Giovedì e Venerdì saranno chiaramente giornate ancora più povere di eventi macroeconomici di rilievo. Nel corso dell’ultimo giorno dell’anno si conosceranno l’indice IPC composito cinese e i dati aggiornati statunitensi sulle richieste di sussidi di disoccupazione, che continuano a rappresentare in questa fase delicata della pandemia un importante indice per prevedere l’andamento del dollaro statunitense.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.