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Le azioni statunitensi sono in leggera stasi questo venerdì verso la chiusura, poiché gli investitori esitano ad assumere rischi in vista delle tanto attese trattative commerciali tra funzionari USA e cinesi previste per il weekend. I mercati hanno assorto le ultime dichiarazioni del presidente Trump, in cui proponeva di ridurre i dazi cinesi all’80% rispetto all’attuale 145%, pur lasciando poche speranze di una soluzione immediata. L’incertezza ha mantenuto gli indici principali confinati in un range ristretto, con tutti e tre in procinto di registrare lievi perdite settimanali.
I trader stanno chiaramente aspettando maggiore chiarezza sui dazi prima di modificare le proprie esposizioni. L’insistenza di Trump nel definire corretta una tariffa all’80% non fa molto per placare le preoccupazioni sulla crescita globale o sulle catene di approvvigionamento. Michael Matousek di U.S. Global Investors ha osservato che persino un livello ridotto di dazio potrebbe tenere lontani gli acquirenti, evidenziando la grande sensibilità del mercato alla retorica commerciale. La riduzione del rischio nei portafogli è stata evidente in tutti i settori, con gli investitori che si sono posizionati con cautela in vista delle trattative del weekend in Svizzera.
Le azioni del settore energetico hanno guidato l’S&P 500 con un incremento dello 0,8%, sostenute da prezzi del petrolio più alti. I titoli dei beni di consumo discrezionali hanno mantenuto la loro tenuta, mentre il comparto finanziario ha subito pressioni. I settori tecnologico, sanitario e dei servizi di comunicazione hanno invece registrato vendite più diffuse.
Movimenti rilevanti sono stati registrati da:
I titoli in rialzo hanno superato quelli in ribasso con un rapporto di 1,54 a 1 sul NYSE e di 1,01 a 1 sul Nasdaq. Tuttavia, i nuovi massimi sono stati limitati, evidenziando come la forza di fondo del mercato sia ancora frammentata.
Secondo LSEG, i fondi destinati ai beni di consumo discrezionali hanno registrato i maggiori afflussi durante la settimana, mentre i titoli finanziari sono stati i più venduti. La recente pausa della Federal Reserve nell’aumentare i tassi è stata rapidamente oscurata dalle dichiarazioni cautelative dei policymaker, i quali hanno avvertito di crescenti rischi economici legati ai dazi. Con circa il 76% delle aziende dell’S&P 500 che ha superato le stime del Q1, ma molte che hanno ritirato le previsioni, la fiducia resta fragile.
Con i principali indici che si mantengono vicino ai livelli di fine marzo e i rischi legati ai dazi ancora irrisolti, i trader si concentrano sull’esito delle trattative USA-Cina in Svizzera. Una sorpresa positiva potrebbe innescare un rally di sollievo, mentre l’assenza di progressi potrebbe portare a nuove vendite. La stagione degli utili è ormai alle spalle, ma i commenti della Fed e gli sviluppi commerciali rimangono i fattori chiave per la direzione a breve termine del mercato.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.