Il prezzo dell'Oro si ritira dal massimo di un mese, in concomitanza con l'emergere di alcuni acquisti di dollaro americano.
Il prezzo dell’Oro continua a mantenere una posizione debole durante la prima metà della sessione europea di venerdì, restando al di sotto dei massimi di un mese raggiunti in precedenza. Nonostante ciò, la debolezza giornaliera rimane limitata, con il metallo giallo che si stabilizza intorno ai 2.700 $. Questo comportamento segue una serie di guadagni che hanno caratterizzato le sessioni precedenti, anche se mancano segnali di vendite continue che possano spingere ulteriormente al ribasso il prezzo dell’Oro.
Gli investitori stanno guardando con attenzione alle previsioni economiche degli Stati Uniti, con il mercato che scommette su un’inflazione che si attenuerà. Sebbene la FED abbia mostrato segni di voler ridurre ulteriormente i tassi, il timore che le politiche fiscali e commerciali sotto l’amministrazione Trump possano spingere l’inflazione al rialzo offre un sostegno al metallo giallo, tradizionalmente considerato un bene rifugio in tempi di incertezze economiche.
Le attese di inflazione più contenuta, in particolare dopo il rapporto dell’Indice dei Prezzi al Consumo (IPC) di dicembre, sembrano suggerire che i rendimenti obbligazionari USA possano continuare a scendere. Questo, a sua volta, favorisce il prezzo dell’Oro, poiché i tassi di interesse più bassi riducono il costo opportunità di detenere metalli preziosi. Tuttavia, i segnali di un recupero economico, con una solida lettura dei dati sulle vendite al dettaglio e il miglioramento dell’indice manifatturiero, offrono spunti di ottimismo per l’economia statunitense, anche se la crescita potrebbe essere limitata dalle politiche di Trump.
Un altro fattore che sostiene il metallo giallo è l’instabilità geopolitica. I timori legati alle tensioni commerciali e alle politiche protezionistiche globali, con Trump che sembra pronto ad intensificare la guerra commerciale con la Cina e l’Europa, spingono gli investitori a cercare rifugio in beni sicuri come appunto l’Oro.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.704,10 $, in ribasso dello 0,38% e sul punto di iniziare una correzione ribassista dopo il tocco del limite superiore del canale rialzista intorno ai 2.720 $, importante zona di swing SHORT. Gli orsi attendono la chiusura definitiva sotto i 2.700 $ prima di aumentare le loro posizioni, mettendo nel mirino due obiettivi di breve termine posti rispettivamente a 2.685,40 $ (livello annuale) e a 2.670 $ (zona limite inferiore del canale rialzista).
Al rialzo, un’accelerazione LONG potrebbe essere considerata a seguito di una decisa chiusura sopra i 2.725 $, che porterebbe il metallo giallo prima in zona 2.750 $ e successivamente in area 2.790,17 $, zona dei massimi storici.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.