Il prezzo dell'Oro si allontana dal massimo storico, anche se il ribasso sembra limitato a causa delle preoccupazioni relative ai dazi commerciali di Trump e a una guerra commerciale globale.
Il prezzo dell’Oro continua a registrare modeste perdite intraday durante la sessione europea di venerdì, ma si mantiene vicino al massimo storico toccato il giorno precedente. Sebbene non abbia seguito le vendite, il prezzo dell’Oro rimane sopra i 2.900 $, supportato dalla crescente incertezza globale e dalle preoccupazioni per una potenziale guerra commerciale. Le tariffe del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbero avere un impatto diretto sull’economia globale, portando a un aumento dell’inflazione e a una domanda crescente di beni rifugio come il metallo giallo.
I timori di una guerra commerciale globale alimentata dai dazi imposti da Trump stanno spingendo il prezzo dell’Oro verso nuove vette. Il presidente degli Stati Uniti ha recentemente imposto tariffe del 25% su acciaio e alluminio, oltre a una tariffa del 10% sulle importazioni dalla Cina. Inoltre, ha dichiarato l’intenzione di introdurre nuove tariffe su semiconduttori, automobili e prodotti farmaceutici nei prossimi mesi. Nonostante la mancanza di tempistiche precise per l’applicazione delle tariffe, i mercati stanno reagendo in previsione di un impatto più ampio. Il metallo giallo beneficia di queste preoccupazioni economiche, fungendo da bene rifugio durante le fasi di incertezza.
Oltre alle preoccupazioni geopolitiche, il prezzo dell’Oro è sostenuto dalla debolezza del dollaro americano, il quale oscilla vicino al suo minimo più basso dal 10 dicembre. Questo indebolimento è il risultato di aspettative di nuovi tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, che hanno alimentato la domanda di Oro. I verbali dell’ultima riunione della FED, pubblicati mercoledì, hanno rivelato che i funzionari della Banca Centrale sono stati cauti nel considerare ulteriori allentamenti monetari, dato che l’inflazione rimane elevata.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.921,58 $, in ribasso dello 0,61% e sul punto di iniziare una correzione dopo aver formato un nuovo massimo storico nella sessione di giovedì. Ora gli orsi attendono una decisa chiusura sotto i 2.920 $ prima di aumentare le proprie posizioni, con il livello annuale dei 2.894,93 $ a rappresentare il primo obiettivo di breve termine SHORT, il cui superamento aprirebbe le porte per una correzione più estesa che avrà come prossimo target i 2.840 $.
Al rialzo, una chiusura sopra i 2.940 $ potrebbe rappresentare il principale input LONG che porterebbe il prezzo dell’Oro a riaggiornare il proprio massimo storico, con il livello annuale dei 2.980,35 $ a rappresentare il principale obiettivo.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.