Anche se l’Iran ha ripetutamente affermato che non cercherà un’ulteriore escalation del suo conflitto con Israele, la risposta israeliana all’attacco iraniano rimane motivo di preoccupazione per gli investitori, poiché mantengono sostenuta la domanda di beni rifugio, creando i presupposti per un rialzo del prezzo dell’Oro. Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha annunciato ieri che gli Stati Uniti imporranno nuove sanzioni contro il programma missilistico e droni iraniano, le entità che sostengono il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche e il Ministero della Difesa.
Per il momento il mercato rimane diffidente nei confronti della ritorsione iraniana alle sanzioni occidentali, che potrebbe tradursi in un conflitto regionale più ampio in Medio Oriente. Il metallo giallo cerca di trarre vantaggio anche da un modesto ritiro del dollaro americano insieme ai rendimenti obbligazionari USA, mentre gli investitori prendono una pausa dopo la recente impennata mentre si preparano per un’altra giornata sommersa da una serie di appuntamenti programmati dei funzionari della Federal Reserve.
Nella seduta di martedì, la ripresa del metallo giallo è stata mitigata da un’inaspettata svolta aggressiva nei commenti del presidente della FED Powell, mentre partecipava a una chiacchierata sulle tendenze economiche del Nord America al Washington Forum del Wilson Center a Washington.
Powell ha affermato che i recenti dati sull’inflazione, con tre mesi di sorprese al rialzo, non hanno dato ai funzionari quella fiducia necessaria per tagliare presto i tassi di interesse. Ha aggiunto che la Banca Centrale statunitense dover mantenere i tassi più alti più a lungo di quanto si pensasse in precedenza. I suoi commenti hanno ulteriormente schiacciato le aspettative di tagli dei tassi della FED quest’anno, limitando il rialzo del prezzo dell’Oro.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 2.391,48 $, in rialzo dello 0,39% ed in pieno tentativo di riprendere il movimento rialzista iniziato settimane prima, con il livello annuale dei 2.392,41 $ a rappresentare sia l’obiettivo di brevissimo termine e sia una possibile zona di opportunità ribassista.
Una chiusura giornaliera sopra il livello annuale menzionato prima permetterebbe ai tori del metallo giallo di poter raggiungere prima i 2.400 $ e il livello annuale 2.419,61 $. Viceversa, un rimbalzo confermato dal livello annuale dei 2.392,41 $ permetterebbe agli orsi di tentare di riprendere la correzione ribassista, mettendo nel mirino i 2.380 $ e il livello annuale 2.361,77 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.