Il rischio geopolitico cinese potrebbe agevolare le previsioni rialziste sull’Oro nonostante nell’ultimo periodo la commodity sta affrontando un periodo difficile a causa dell’aumento dei rendimenti obbligazionari.
Il prezzo dell’Oro è sceso di nuovo la scorsa settimana, anche se le perdite sono state contenute per l’aumento dei rischi di mercato. Il gruppo cinese Evergrande è stato il catalizzatore la settimana appena conclusa che ha portato in auge i beni rifugio. Gli obbligazionisti hanno riferito la scorsa settimana di non aver ricevuto alcun pagamento di cedole dal gigante immobiliare cinese e gli investitori rimangono in tensione mentre si avvicina un altro round di pagamenti di cedole in dollaro americano l’11 ottobre.
Come bene rifugio, invece dell’Oro, gli investitori hanno preferito il dollaro USA, soprattutto dopo che la Federal Reserve ha lasciato intendere che avrebbe iniziato a ridurre la crescita del bilancio entro la fine dell’anno. Questa decisione del FOMC ha portato a un irripidimento della curva dei rendimenti, il che suggerisce che i trader stanno seguendo le prospettive della FED secondo cui gli aumenti dei tassi alla fine arriveranno sulla scia di una più forte attività economica e inflazione.
Un aumento dei rendimenti dei Treasury generalmente danneggia i prezzi dell’Oro in quanto attività non fruttifera. Inoltre, quando la curva dei rendimenti sale, i prezzi dell’Oro tipicamente scendono, ciò è dovuto alla qualità predittiva della curva dei rendimenti in merito agli aumenti dei tassi e all’attività economica. Dal punto di vista del calendario economico di questa settimana gli occhi degli istituzionali sono rivolti verso l’indicatore dell’inflazione preferito dalla FED, l’indice core PCE. Gli analisti si aspettano che il dato superi il 4,2% su base annua, in linea con l’aumento del 4,2% di luglio.
Un dato che si discosta dalla attese potrebbe vedere un pullback delle scommesse sull’aumento dei tassi, che potrebbe agevolare le previsioni rialziste dell’Oro. Tuttavia, con l’inflazione già ben al di sopra dell’obiettivo della FED, i dati del mercato del lavoro offriranno informazioni più rilevanti sulle scommesse sull’aumento dei tassi.
Al momento della scrittura il bene rifugio per eccellenza quota a 1.747,42 $. Dal punto di vista grafico sembra in difficoltà dopo che la candela settimanale ha chiuso al di sotto sia di 1.776,14 $ e sia di 1.761 ,13 $. Detto questo, non è da escludere una fase di ritracciamento short.
Comunque, dal punto di vista di medio/lungo termine la view è ancora rialzista ma occorre attendere che il prezzo dell’Oro chiuda la settimana al di sopra di 1.776,14 $.
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Da sempre interessato alla finanza, ha dedicato gli studi nell'analisi tecno-grafica e nell'analisi fondamentale dei Mercati Finanziari.