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Petrolio, Analisi Fondamentale Giornaliera – Pesano i timori per la domanda, nessuna reazione nel post dati

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Oct 25, 2018, 11:25 UTC

Prezzi del petrolio stabili dopo la pubblicazione dei dati settimanali della Energy Information Administration in linea con le aspettative della American Petroleum Institute.

Oil field

Il sentimento nel mercato del petrolio greggio in poche settimane si è rapidamente trasformato, passando da un ottimismo per il raggiungimento dei 95 dollari al barile, ad una fase di pesanti liquidazioni e alla disperazione per la domanda futura. Il rischio di una grande inversione di tendenza è stato ravvisato non appena il greggio Brent all’inizio di Ottobre ha superato gli 80 dollari per barile ed ha raggiunto quasi $ 87 dollari.

Durante questo rally gli hedge fund si sono trasformati da acquirenti a venditori, in particolare sul petrolio greggio WTI, invece di acquistare sulla spinta rialzista come fanno normalmente. “Questo sottolinea ancora una volta come il petrolio greggio sia spesso scambiato interpretando il sentiment con una visione macroeconomica” scrive Ole Hansen nel suo report settimanale per Saxo Bank “invece di concentrarsi esclusivamente sull’offerta di petrolio grezzo e sui fondamentali della domanda.” Con l’aumento del prezzo del petrolio anche il rischio per le prospettive future della domanda vengono messe in discussione, con molte economie emergenti che erano già turbate dal macigno del loro debito in dollari, in un momento in cui aumentano i costi di finanziamento e il dollaro è più forte.

Le posizioni speculative nette long sul greggio WTI e Brent sono scese ad un minimo di 13 mesi a 652 mila lotti e ora, nonostante l’attenzione per le interruzioni delle forniture, scende del 40% da quando ha raggiunto un record di 1,1 milioni di lotti il ​​30 marzo. Il WTI  ha guidato le vendite a causa dell’aumento della produzione americana e del rallentamento stagionale della domanda che ha portato all’aumento delle scorte di greggio. Il netto del petrolio greggio WTI è sceso a 243 mila lotti nella settimana fino al 16 ottobre e ora è dimezzato da marzo.

DATI EIA

Il mercato ha reagito molto limitatamente alla pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte di greggio da parte della Energy Information Administration, che ha visto come unica eccezione i numeri sul gasolio, con una diminuzione delle scorte più grande del previsto di 4,8 m BL. Le scorte di crude oil e Cushing sono aumentate, ma ciò era in linea con le aspettative date dall’API report la sera. Numeri più bassi invece quelli delle importazioni a causa di un pick-up di 0,4 m b/d nelle esportazioni.

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L’Iran produce ed esporta meno

Le esportazioni e la produzione di petrolio greggio iraniano sono diminuite dall’annuncio del maggio 2018 da parte degli Stati Uniti di ritirarsi dal piano d’azione globale congiunto (JCPOA) e di ripristinare le sanzioni contro l’Iran, secondo le stime EIA.

L’annuncio includeva due fasi per l’abbandono del petrolio iraniano al fine di consentire a coloro che facevano affari con l’Iran di conformarsi alle richieste americane. Il 6 agosto 2018, il primo periodo di liquidazione terminò e innescò la re-imposizione di alcune sanzioni. Il 4 novembre 2018, il secondo periodo di liquidazione si concluderà e innescherà la re-imposizione di sanzioni integrali, tra cui una serie di misure rivolte al settore energetico dell’Iran

Secondo i dati di ClipperData, le esportazioni iraniane di petrolio greggio e condensato hanno raggiunto il picco a circa 2,7 milioni di barili al giorno (b / g), più di 300.000 barili al giorno rispetto alla media dei primi quattro mesi dell’anno (prima del Maggio annuncio di sanzioni). A settembre, le esportazioni di greggio e condensato dell’Iran sono scese a 1,9 milioni di barili al giorno. Sebbene alcuni paesi, come la Francia e la Corea del Sud, abbiano interrotto l’importazione di greggio e condensato dall’Iran a luglio, altri paesi continuano a importare dall’Iran. Gli Stati Uniti non hanno importato petrolio greggio e condensato dall’Iran in diversi decenni.

Iran combustibili liquidi, petrolio greggio e produzione di condensati ed esportazioni

 

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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