Pubblicita'
Pubblicita'

Petrolio, Analisi Fondamentale Giornaliera – Il greggio crolla ancora

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: May 29, 2019, 11:32 UTC

La guerra commerciale Stati Uniti-Cina colpisce anche i prezzi del greggio

usa iran

I prezzi del petrolio sono scesi di oltre il 2% quest’oggi, in quanto la Cina ha segnalato che avrebbe usato la carta delle terre rare, precisamente scandio, ittrio e i lantanoidi, nella sua guerra commerciale con gli Stati Uniti, alimentando le preoccupazioni per il fatto che uno stallo in corso potrebbe danneggiare la domanda di greggio.

Le terre rare sono largamente utilizzate per la costruzione di conduttori, fibre ottiche, magneti e catalizzatori e dunque un mancato approvvigionamento di tali elementi chimici comporterebbe una crisi per diversi settori manifatturieri dalle industrie chimiche a quelle tecnologiche.

“La Cina è il più grande produttore al mondo di queste materie prime altamente apprezzate ed è pronta a usarle come leva nel suo commercio con Washington”, ha detto l’intermediazione di Londra PVM.

“I rischi dell’approvvigionamento rimangono a livelli elevati con la continua incertezza geopolitica in Medio Oriente, così come la ben nota guerra civile del Venezuela”, ha detto James Mick, amministratore delegato e direttore del portafoglio energetico presso la società di investimento statunitense Tortoise, in un podcast degli investitori.

I vincoli di offerta legati ai tagli dell’output OPEC e alle tensioni politiche in Medio Oriente hanno tuttavia fornito un certo sostegno. A tal proposito la Casa Bianca non sta pianificando alcuna risposta offensiva militare contro l’Iran, dopo i recenti attacchi alle petroliere degli Emirati Arabi, ha detto ieri il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton, emulando il tono conciliante assunto dal presidente Trump nei confronti di Teheran.

Queste ulteriori parole distensive da parte del Consigliere Bolton hanno fatto si che il prezzo del greggio ne risentisse in negativo, visto la prospettiva da parte di alcuni operatori di mercato di possibili ulteriori disordini in Medio Oriente.

Previsioni

Alle 13:30 ora italiana il future del Brent maggiormente scambiato perde oltre il 2%, così come il WTI che attualmente scambia a 57,5 dollari per barile in ribasso del 2,71% rispetto alla chiusura di ieri. Entrambi i benchmark stanno tornando sui minimi dello scorso Giovedì e minacciano di rompere la resistenza che la settimana scorsa aveva frenato la discesa.

L’OPEC e alcuni alleati tra cui la Russia si incontreranno a fine Giugno o agli inizi di Luglio per discutere la politica di output futura. Il primo vice primo ministro russo Anton Siluanov ha dichiarato quest’oggi che il paese prenderà in considerazione una possibile estensione del suo accordo per la riduzione della produzione di petrolio.

 

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'