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Petrolio, Analisi Fondamentale Giornaliera – Alla ricerca di conferme!

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: Sep 24, 2019, 14:05 UTC

Analisti ed esperti riportano dati e notizie contrastanti circa la ripresa della produzione Saudita dopo gli attacchi del 14 Settembre; gli investitori cercano conferme e guardano ai dati americani

greggio

I prezzi del petrolio sono scesi questa mattina dopo la pubblicazione dei dati macroeconomici di Europa e Giappone, che hanno focalizzato l’attenzione del mercato su una prospettiva più cupa della domanda. La questione in Arabia Saudita ha continuato a tenere banco, con il principato che ritiene di poter ripristinare la produzione di petrolio più velocemente di quanto previsto a seguito degli attacchi della scorsa settimana.

Lunedì Reuters ha riferito che l’Arabia Saudita aveva ripristinato oltre il 75% della produzione di greggio persa dopo gli attacchi alle sue installazioni petrolifere e che sarebbe tornata a pieno volume già all’inizio della prossima settimana. Quasi a contraddire quanto dichiarato però il Wall Street Journal ha affermato che le riparazioni negli stabilimenti potrebbero richiedere mesi in più del previsto.

“Ci sono notizie contrastanti provenienti dall’Arabia Saudita; ci sono un numero crescente di segnalazioni che l’Arabia Saudita acquista prodotti esteri e potenzialmente anche petrolio per rispettare i suoi impegni a lungo termine. Se fosse confermato, ciò non dà l’impressione che la produzione saudita possa tornare presto a pieno regime”, ha detto un consulente della JBC Energy.

Nel frattempo, un sondaggio preliminare di Reuters ha evidenziato ieri che le scorte di petrolio greggio e distillati statunitensi avrebbero dovuto cadere la scorsa settimana. Sette analisti hanno stimato, in media, che gli inventari grezzi sono diminuiti di 800.000 barili nella settimana al 20 settembre.

Da questo punto di vista gli speculatori si concentreranno per ventiquattro ore sui dati provenienti dal report dell’API e dell’EIA alla ricerca di conferme. La quantità di crude oil americano è in netto calo e le scorte sono molto di meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pur rientrando nella media a 5 anni. Sono inoltre in diminuzione le piattaforme petrolifere, mentre la produzione americana resta sui massimi.

Previsioni

I future sul greggio Brent sono scesi di 95 cent a $ 63,82 al barile a metà della giornata di contrattazioni, mentre i futures del WTI sono stati scambiati a $ 54,91, in calo di 73 centesimi.

I prezzi del petrolio rimangono a livelli relativamente elevati rispetto all’andamento su base annua, grazie all’attacco del 14 settembre al più grande impianto di lavorazione del petrolio dell’Arabia Saudita che ha dimezzato la produzione del principale esportatore mondiale di petrolio.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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