Nonostante le aspettative, al momento la recessione non è un dato di fatto; sebbene la Fed abbia considerato la debolezza crescente dell'economia, il Presidente Powell ne apprezza tuttavia alcuni punti di forza e non si aspetta una recessione.
Martedì l’oro è al ribasso dopo la resistenza tecnica incontrata nella sessione precedente; l’aumento della propensione al rischio dei mercati e l’aumento dei rendimenti dei titoli del tesoro statunitense hanno contribuito alla pressione di vendita, mentre il sostegno potrebbe venire dalla debolezza del dollaro. I lievi recuperi delle azioni e dei titoli del tesoro spingono i trader a fuggire dalla sicurezza del metallo prezioso.
Alle 11.18 GMT, l’oro Comex in scadenza a giugno si attesta a $ 1.320,70, in calo di $ 8,30 (-0,64%). I trader ritengono esagerati i timori, avuti in settimana, di una recessione statunitense; molti investitori avrebbero reagito in modo eccessivo all’inversione della curva dei rendimenti: il rendimento dei titoli statunitensi a 10 anni è sceso al di sotto del rendimento dei buoni del Tesoro trimestrali per la prima volta dal 2007, invertendo la curva e aumentando le probabilità di una recessione degli Stati Uniti nel corso dell’anno.
John Sharma, economista della National Australian Bank, ha dichiarato: “Sebbene le preoccupazioni siano in aumento, non è detto che ci sarà una recessione, perché l’inversione della curva dei rendimenti potrebbe durare per un intero trimestre e non solo per un giorno o due.”
Nonostante le aspettative, al momento la recessione non è un dato di fatto; sebbene la Fed abbia considerato la debolezza crescente dell’economia, il Presidente Powell ne apprezza tuttavia alcuni punti di forza e non si aspetta una recessione.
Inoltre, all’inizio di questa settimana, il presidente della Federal Reserve di Chicago Charles Evans ha confermato il rallentamento dell’economia degli Stati Uniti, ma ha minimizzato le possibilità recessive.
Ha aggiunto: “E’ normale che tutti siano un po’ nervosi.” E ancora: “Ogni volta che la curva dei rendimenti diventa piatta, vediamo una crescita in decelerazione e, come ho detto, quest’anno mi aspetto una crescita di quasi il 2%; un livello apparentemente basso, ma che in realtà, messo a confronto con il trend di 1,75%, è un buon tasso di crescita.”
“Quando l’economia decelera dal 3,1% al 2%, ci vuole una grande fermezza per poter dire “Va bene, è meno del previsto ma è ancora un dato abbastanza buono”, ha aggiunto, concludendo : “Osservo l’economia degli Stati Uniti e il mercato del lavoro e ne apprezzo la forza, come i consumi”.
Con queste valutazioni economiche di Evans, i prezzi dell’oro potrebbero essere limitati nel breve termine, seppur supportati da crolli nel breve termine. Il rischio di un rallentamento economico degli Stati Uniti è aumentato e la Fed ha smesso di alzare i tassi, fornendo un certo sostegno all’oro; tuttavia, in questo momento, la situazione non consente al metallo prezioso di sperare in importanti rialzi di prezzo.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.