Notizie Prezzo Bitcoin: BTC raggiunge i supporti chiave della trend line mentre entrano in vigore le tariffe di Trump

Bitcoin (BTC) è sceso del 2,2% nelle ultime 24 ore, innescando un’ondata massiccia di liquidazioni short, mentre le tariffe di Trump stanno per entrare in vigore oggi.

Giovedì, il Presidente Trump ha firmato un ordine esecutivo che implementa immediatamente tariffe reciproche su tutti i paesi – inclusi quelli che hanno negoziato accordi con gli Stati Uniti durante una sospensione di 90 giorni prorogata dalla Casa Bianca.

Il Brasile è in cima alla lista con un’imposta del 50%, seguito da Canada, Cina e Messico, i cui beni pagheranno tassi base del 35%, 30% e 25% rispettivamente.

Il mercato delle criptovalute ha reagito negativamente alla notizia, con i prezzi che sono crollati al di sotto dei minimi oscillatori più recenti.

Liquidazioni Cripto Giornalieri – Fonte: CoinGlass

I dati di CoinGlass mostrano che posizioni long per un valore di 730 milioni di dollari in diverse criptovalute sono state spazzate via dal crollo odierno. Ieri, tale valore si era attestato a 512 milioni di dollari, con BTC che rappresentava quasi un terzo del totale.

In questo ciclo rialzista, anche i minimi cali dei prezzi possono innescare liquidazioni per centinaia di milioni, dato che i trader sembrano essere fortemente “sbilanciati” in vista della spinta isolata di Bitcoin verso un nuovo massimo storico.

La principale criptovaluta ha recentemente raggiunto nuovi record di prezzo, mentre le altcoin più preziose come Ethereum (ETH) e XRP (XRP) non sono ancora riuscite a ottenere lo stesso risultato.

Gli Short si Stanno Accumulando Sopra i 120.000 Dollari e Questo è Positivo per i Rialzisti

Oggi, Bitcoin ha toccato un supporto chiave della trend line nel grafico giornaliero. I prossimi giorni determineranno la direzione dell’andamento dei prezzi, in base a se il prezzo scende al di sotto di questo livello o rimbalza energicamente da esso.

Grafico Giornaliero BTC/USD (Binance) – Fonte: TradingView

Questo ultimo contatto si verifica mentre BTC ha faticato a superare il livello di 120.000 dollari in diverse occasioni negli ultimi giorni.

Quando i prezzi non raggiungono un nuovo massimo, scendono. Il mercato ora è alla ricerca della liquidità necessaria per spingere BTC nuovamente verso l’alto. Le posizioni short, a questo punto, potrebbero aver cominciato ad accumularsi sopra i 120.000 dollari, creando il contesto ideale per uno short squeeze qualora BTC superasse tale livello.

L’area di supporto più rilevante da monitorare è quella dei 111.000 dollari, che in passato ha rappresentato un forte livello di resistenza per il token. Gli acquirenti potrebbero ora aprire posizioni long in quest’area per prepararsi alla prossima fase di rialzo.

Forte reazione al contatto con la trend line conferma la sua rilevanza

Passando a un timeframe inferiore, si può osservare la forte reazione che questo supporto della trend line ha generato sull’andamento dei prezzi di BTC.

Grafico Orario BTC/USD (Binance) – Fonte: TradingView

Il prezzo ha oscillato e i volumi di scambio hanno superato la media mobile a 14 periodi.

Un breakout ribassista potrebbe offrire un ingresso perfetto per una posizione short. Tuttavia, i trader dovrebbero fare attenzione poiché queste aree ad alto volume tendono a produrre lunghe ombre e elevate volatilità, che potrebbero far scattare stop stretti.

D’altra parte, il contesto macro attuale è bullish per Bitcoin nonostante le tariffe di Trump. La Fed potrebbe essere costretta a ridurre i tassi a breve se tali misure dovessero avere effetti negativi e causare un rallentamento dell’economia.

Tassi più bassi favoriscono un maggiore assunzione di rischi e costi di finanziamento inferiori, aumentando così la liquidità del mercato. Ciò si traduce inoltre in un dollaro più debole, cosa che supporta i prezzi di BTC.

Questo mercato “sbilanciato” ha bisogno dei ribassisti. Pertanto, un calo al di sotto di questo supporto chiave della trend line non sarebbe affatto negativo. BTC potrebbe scendere fino a 100.000 dollari se ciò dovesse trasformarsi in una piena “mean reversion” verso la media mobile esponenziale a 200 giorni.