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Natural Gas, Analisi Fondamentale Giornaliera – Non basta il grande freddo ad invertire il trend

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Jan 31, 2019, 18:56 UTC

I dati EIA hanno grossomodo rispecchiato le previsioni sul prelievo settimanale ed in assenza di ulteriori stimoli si resta al ribasso

Natural Gas, Analisi Fondamentale Giornaliera – Non basta il grande freddo ad invertire il trend

Con i dati della Energy Information Administration pubblicati quest’oggi alle 16:30 che hanno grossomodo rispettato le attese ed il grande freddo che in questi giorni ha attraversato gli USA e che non ha impietosito gli operatori di mercato, l’andamento del Natural Gas resta ribassista o quanto meno stabile sotto i 3 dollari per mmBTU.

Secondo il rapporto EIA il gas in deposito nei magazzini sotterranei era di 2.197 miliardi nella settimana terminata Venerdì 25 gennaio 2019. Ciò rappresenta un calo netto di 173 miliardi di piedi cubi rispetto alla settimana precedente, calo che ha deluso leggermente le attese che volevano un prelievo di 189 miliardi di piedi cubi. Allo stato attuale le scorte sono di 14 Bcf in meno rispetto allo scorso anno e 328 miliardi di piedi cubi al di sotto della media quinquennale di 2.525 miliardi di piedi cubi. A 2.197 miliardi di piedi cubi, il gas totale è compreso nell’intervallo storico di cinque anni.

Gas di lavoro nello stoccaggio sotterraneo rispetto alla portata di cinque anni

Sul fronte produzione il boom dello shale oil trascina con se anche quello dello shale gas. Sempre secondo un rapporto EIA di questa sera la produzione di gas liquefatto americano continua a crescere trainata dalla produzione nelle regioni orientali e sud-occidentali. La maggior parte dell’aumento della produzione è in Oriente, in particolare nel bacino degli Appalachi e nel sud-ovest, in particolare nel bacino del Permiano. Inoltre, l’aumento della domanda di materie prime petrolchimiche stimola il recupero di etano dagli impianti.

Gli NGPL sono idrocarburi leggeri prodotti in combinazione con gas naturale e recuperati negli impianti di trattamento del gas naturale. Questi idrocarburi includono etano, propano, butano normale, isobutano e benzina naturale. La raffinazione del petrolio greggio produce anche questi idrocarburi, ma nel 2017 la raffinazione USA ha rappresentato poco più dell’8% della produzione netta, con quasi il 92% prodotto negli impianti di trattamento del gas naturale.

Gli NGPL sono principalmente utilizzati come materie prime nell’industria chimica in blocco. L’etano è usato quasi esclusivamente per la produzione di prodotti petrolchimici. Approssimativamente il 40% del propano viene utilizzato per prodotti petrolchimici e il resto viene utilizzato per il riscaldamento, l’essiccazione del grano e il trasporto. Circa il 67% dei butani e la benzina naturale vengono utilizzati per miscelazione con benzina per motori e etanolo per carburante, mentre il resto viene utilizzato per prodotti petrolchimici e solventi.

Produzione NGPL negli Stati Uniti e produzione NGPL nella regione orientale

Sul fronte meteorologico invece una pericolosa esplosione di freddo polare ha colpito in questi giorni il Midwest con temperature gelide da -40 ° F a -20, con -20 a 0 nella Ohio Valley e da 20 a 30°F per il Nord-est e a Sud, Sud-Est. Il freddo polare dovrebbe terminare domani con un innalzamento delle temperature che in alcune zone sarà anche di 30-40 gradi. Complessivamente, la domanda nazionale sarà MOLTO ALTA da giovedì a venerdì, in calo a BASSA questo fine settimana.

Sulla scorta di questi dati, essendo il grande freddo già stato ampiamente scontato dal mercato nelle settimane precedenti a questa, soltanto un dato estremamente positivo sul prelievo nella settimana con termine Venerdì 1 Febbraio, potrebbe portare a rivedere al rialzo i prezzi.

Previsioni

Alle 20:00 ora italiana il contratto future del Natural Gas con scadenza a Marzo 2019 è in ribasso di quasi un punto percentuale, con le vendite che sono partite nella tarda mattinata di oggi e sono terminate pochi minuti or sono. Attualmente i prezzi viaggiano intorno ai 2,80 dollari per mmBTU mantenendo così il livello di supporto rappresentato dall’area 2,78-2,80 dollari, supporto che i trader ricorderanno molto bene, dato che i prezzi vi hanno sostato diversi mesi nello scorso anno.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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