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Natural Gas, Analisi Fondamentale Giornaliera – EIA conferma timori per l’inverno, ma è sell on news

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Oct 12, 2018, 15:22 UTC

Sell on news oppure prese di profitto o meteo? Certo è che il gas chiude in negativo il bilancio di questa seconda settimana di Ottobre

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Quest’oggi la Energy Information Administration ha pubblicato un report all’interno del quale vengono finalmente confermati i timori di una possibile carenza di scorte che potrebbe verificarsi nella prossima stagione invernale e che potrebbe portare gli Stati Uniti a secco di LNG; il condizionale è d’obbligo, ma nell’ambiente gira più di qualche timore.

Intanto il report settimanale di ieri ha confermato un iniezione pari a 90 miliardi di piedi cubi rispetto alla settimana precedente, non deludendo le stime effettuate dalle principali compagnie di monitoraggio private. Secondo l’EIA il gas stoccato fino a Venerdì 5 ottobre 2018 era di 2.956 miliardi di piedi. Le scorte sono di 627 miliardi di piedi cubi in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e 607 miliardi di piedi cubi al di sotto della media quinquennale di 3.563 miliardi di piedi cubi. A 2.956 miliardi di piedi cubi, il gas di esercizio totale è inferiore all’intervallo storico di cinque anni.

Gas di lavoro nello stoccaggio sotterraneo rispetto alla portata di cinque anni

La dichiarazione dell’EIA

Lo stoccaggio di gas naturale viene utilizzato per bilanciare le fluttuazioni stagionali di produzione e consumo. Le maggiori fluttuazioni nel consumo di gas naturale negli Stati Uniti sono nei settori residenziali e commerciali, dove il gas naturale viene utilizzato come combustibile per il riscaldamento. In tutti i settori, il consumo di gas naturale negli Stati Uniti durante i mesi invernali tende ad essere tra il 30% e il 35% in più rispetto ai mesi primaverili e autunnali, quando le temperature sono relativamente miti.

settimanale inferiore a 48 ore di gas naturale nel deposito sotterraneo

Il gas naturale viene ritirato dagli impianti di stoccaggio negli Stati Uniti durante i periodi di forte domanda e immesso negli impianti di stoccaggio durante i periodi di bassa domanda. Tradizionalmente, la stagione dell’iniezione dura dall’inizio di aprile fino alla fine di ottobre, anche se il gas naturale viene regolarmente iniettato a ottobre e all’inizio di novembre negli Stati Uniti. Nel 2018, il clima invernale relativamente freddo ha portato a ulteriori prelievi dal magazzino e le scorte sono passate da un livello vicino alla media quinquennale precedente ad essere inferiori alla media. A metà luglio, i livelli delle scorte sono scesi a livelli inferiori rispetto al precedente intervallo di cinque anni per quel periodo dell’anno.

cambiamenti stagionali in 48 giacimenti di gas naturale inferiori

L’aumento della produzione interna di gas naturale negli USA e il potenziamento delle infrastrutture per consegnarlo ai consumatori potrebbero aver ridotto la necessità per gli operatori di immagazzinare tanto gas naturale. La VIA stima che la produzione di gas naturale secca negli Stati Uniti raggiungerà una media record di 82,7 miliardi di piedi cubi / giorno nel 2018, con un aumento dell’11% rispetto al 2017. Con una produzione superiore al consumo interno, gli Stati Uniti sono passati all’esportazione netta di gas naturale . L’EIA prevede che le esportazioni lorde statunitensi di gas naturale raggiungano la media di 10,1 miliardi di piedi cubi / giorno nel 2018, un aumento del 16% rispetto all’anno precedente, con la maggior parte della crescita delle esportazioni di gas naturale liquefatto.

Previsioni

Nonostante ciò i trader oggi hanno continuato a vendere gas o quantomeno liberare le loro posizioni long e prendere profitto. Alle 17:15 il gas naturale scambia a 3,17 dollari per mm di piedi cubi in ribasso di un punto e mezzo percentuale. Il gas è in negativo per la quarta sessione di fila, dopo aver toccato un picco massimo a 3,36 dollari lo scorso Martedì.

I fondamentali restano positivi per i tori durante questa stagione invernale, ma nel breve potremmo assistere a questa volatilità implicita dovuta nell’immediato alle previsioni meteo ed alle continue iniezioni di scorte settimanali.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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