Pubblicita'
Pubblicita'

Metalli Preziosi, Analisi Fondamentale Giornaliera – Dollaro in calo, beni rifugio pronti a trarne profitto

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Jan 11, 2019, 11:51 UTC

Beni rifugio in grande spolvero complice la debolezza del dollaro dovuta alle tensioni commerciali e le preoccupazioni di una nuova recessione mondiale.

Metalli Preziosi, Analisi Fondamentale Giornaliera – Dollaro in calo, beni rifugio pronti a trarne profitto

Metalli preziosi in grande spolvero quest’oggi mentre la continua debolezza del dollaro americano, cosa che ha mantenuto l’oro in corsa per realizzare il quarto guadagno consecutivo sul weekly.

Oltre al deprezzamento del dollaro, causato dalle aspettative che la FED fermi almeno per ora l’aumento dei tassi di interesse, l’oro è stato anche sostenuto dall’aumento del nervosismo del mercato sulla richiesta incessante del presidente americano Donald Trump di costruire un muro al confine con il Messico.

“Il presidente Trump ha insistito ulteriormente affinché la sua maggioranza di governo proceda alla costruzione del muro lungo il confine messicano”, ha affermato Naeem Aslam, capo analista di mercato di Think Markets UK. “Questo, unitamente alla debolezza del dollaro a causa della posizione accomodante della Fed stanno spingendo i prezzi dell’oro più in alto”.

L’indice del dollaro è scivolato quest’oggi contro le altre principali valute, spinto giù dal commento del presidente della Fed Jerome Powell secondo cui la banca centrale potrebbe essere paziente sulla politica dei tassi. L’indice del dollaro è sceso di oltre il 2% da metà dicembre. In base alle ultime dichiarazioni dei due esponenti delle banche centrali, Powell e Draghi, entrambi gli istituti potrebbero non aumentare i tassi di interessi per tutto il 2019.

Per quanto riguarda la guerra commerciale, i funzionari statunitensi si aspettano che il capo dei negoziatori della delegazione cinese visiterà Washington questo mese dopo i colloqui di questa settimana con i funzionari di medio livello a Pechino.

Le preoccupazioni legate alla crescita economica globale sono dovute ai dati deboli provenienti da Cina, Svizzera e Francia.

Nel frattempo la Cina ha alimentato le sue riserve di oro per la prima volta da due anni a questa parte, con la People’s Bank of China che ha aumentato le sue partecipazioni a 59,56 milioni di once a fine dicembre 2018.

Precedentemente il totale era di 59,24 milioni di once, una quantità che è rimasta invariata da Ottobre 2016, allorquando vi fu un aumento di circa 130 mila once d’oro. L’aumento è arrivato durante un mese che è stato caratterizzato da crescenti preoccupazioni sull’impatto che la disputa commerciale della Cina con gli Stati Uniti potrebbe avere sulla crescita economica . “È un segnale rialzista per l’oro” , ha detto a Bloomberg lunedì 7 gennaio Matthew Turner, uno stratega delle materie prime del gruppo Macquarie

Previsioni

Alle 12:30 l’oro spot è salito dello 0,5% a $ 1,292,92 l’oncia. I future sull’oro negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,5 percento a $ 1.293,4. Il contratto future dell’oro con scadenza Febbraio è in rialzo dello 0,4% scambiando ora a quota 1292 dollari per oncia.

“Il livello di resistenza di $ 1,300 per l’oro sembra molto vulnerabile. L’avversione al rischio è stata di supporto, ma come stiamo vedendo ora, il suo principale motore è il dollaro “, ha detto l’analista senior di mercato OANDA Craig Erlam.

Per quanto riguarda gli altri metalli preziosi, il palladio si è consolidato con un guadagno dello 0,2% a $ 1,324 l’oncia e ha guadagnato circa l’1,8% per la settimana. L’argento, nel frattempo, è salito dello 0,8 percento a $ 15,68 e il platino è salito dello 0,4 percento a $ 822,70.

 

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'