La FED Sferra un Duro Colpo al Cambio Euro Dollaro

Nella settimana in corso, il cambio euro dollaro sta segnando una performance negativa dell’1,30% su base settimanale. Ieri il FOMC con i suoi verbali, anticipa le date per l’aumento dei tassi d’interesse. I vertici del FOMC hanno mostrato le proiezioni che si possono verificare tra due anni. La maggioranza dei membri si ritiene a favore di un rialzo dei tassi entro il 2023.

Gli stessi si mostrano ottimisti sull’andamento dell’inflazione, ritenuta transitoria dai tanti. Non solo sul fiber, ma questa dichiarazione ha impattato anche sui Treasury a 10 anni. Infatti, il rendimento è salito all’1,594% da un minimo registrato mercoledì di 1,482%. Anche i BTP italiani a 10 anni hanno segnato un aumento dei rendimenti del 3,9% allo 0,808%.

Cambio Euro Dollaro: l’IPC non sorprende gli analisti

Giornate nere per il cambio euro dollaro, ma segnali di ripresa arrivano dai dati sull’Indice dei Prezzi al Consumo. Si confermano le stime degli analisti, con un’inflazione annuale per il mese di maggio al 2%. Su base mensile la variazione è dello 0,3%. La BCE rende pubblico il dato sul piano di rifinanziamento a lungo termine, pari a 109,8 miliardi di euro. Negli USA le richieste iniziali di disoccupazione risultano maggiori rispetto alle stime degli addetti ai lavori. Si registrano 412.000 richieste rispetto alle 359.000 previste. L’indice di produzione della FED di Philadelphia segna un valore di 30,7, maggiore rispetto alla stima di 31.

Il Cambio Euro Dollaro in ribasso del 2,5% nelle ultime due settimane

Sessione settimanale da dimenticare per il cambio euro dollaro che perde l’1,4%, segno di indebolimento dell’euro. Il cross sta testando la trend line di medio/lungo termine, in corrispondenza del livello di Fibonacci a 1.1915. Sta acquisendo certezza statistica la figura tecnica Bump and Run.

La quotazione ha rotto poderosamente la media mobile a 21 periodi. Non era stata rotta da 8 settimane. Anche l’RSI non mostra divergenze rispetto al movimento del cambio. questo enorme ribasso è sostenuto da volumi consistenti, ma inferiori rispetto a quelli delle due settimane precedenti. Per non iniziare una fase ribassista, risulta importante la tenuta del livello 1.1915 e della trend line di lungo termine.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.